La squadra di basket in carrozzina
"Prigionieri negli aeroporti"
La dissaventura della compagine barese in trasferta negli scali di Roma e Palermo: "Attese interminabili e pessima assistenza. E hanno anche smarrito i bagagli con le ruote delle sedie da gara"
Si è trasformata in un "disastro", una volta negli aeroporti di Roma Fiumicino e Palermo, la trasferta degli atleti dell'associazione sportiva per disabili HbBari2003 che nello scorso fine settimana hanno disputato due gare del campionato italiano di basket in carrozzina, a Palermo e Trapani. Lo denuncia in un comunicato la squadra, che quotidianamente lotta con le difficoltà legate all'esigenza di trovare mezzi attrezzati per permette agli atleti di viaggiare. "La trasferta, iniziata sotto i migliori auspici presso l'Aeroporto di Bari, dove è fornito, agli atleti disabili della squadra, un servizio di assistenza particolarmente efficace e confortevole per competenza, rapidità, efficienza e cortesia da parte di un personale particolarmente sensibile e preparato, si è trasformata - è detto nel comunicato - in un disastro una volta giunti all'aeroporto di Roma Fiumicino e Palermo, scali caratterizzati da lunghe attese e servizi piuttosto approssimativi".A Roma - si legge nella nota - "un'interminabile attesa per l'imbarco, dovuta, a dire degli addetti, a protocolli di sicurezza, ma in realtà per motivi legati ad un servizio di assistenza approssimativo ed inefficace". "Il colmo - denunciano gli atleti - lo si è raggiunto con i voli di ritorno. Pessimo il servizio di imbarco presso gli aeroporti di Palermo e Roma". A Palermo, tra l'altro, "per la confusione creatasi nello stivare le attrezzature sportive e non, sono stati smarriti alcuni colli di bagaglio contenenti le ruote delle carrozzine da gara". Un inconveniente questo, che non consentirà agli atleti di HBari 2003 di allenarsi in settimana.
"Un grazie sentito e caloroso da parte di tutta l'HBari2003 - nel comunicato - va al servizio di assistenza degli Aeroporti di Bari che, come sempre, muovendosi con grande sensibilità e competenza ci ha consentito di sentirci e nostro agio e in fondo in fondo anche coccolati".
Non si è fatta attendere la replica della società Adr, che gestisce l'aeroporto di Roma. "L'operato di Adr Assistance, società del Gruppo Adr che svolge il svolge il servizio di assistenza per i passeggeri a ridotta mobilità negli aeroporti della Capitale - si legge in una nota - è stato appena valutato dalle rilevazioni della customer satisfaction per il 2012, vantando un punteggio di 5,53 su un massimo di 6 della scala stabilita dalla Normativa del Regolamento europeo".
Nella nota Adr dà alcune spiegazioni. "Il primo volo del 19 gennaio - è scritto - è giunto a Roma da Bari alle 12:09 con 10 passeggeri disabili a bordo che necessitavano dell'assistenza speciale. I passeggeri, tuttavia, non erano stati segnalati in prenotazione come 'squadra'; i team sportivi, infatti, utilizzano sedie particolari che comportano procedure specifiche per essere stivati. Ciò nonostante i passeggeri della squadra di basket sono stati sbarcati soltanto venti minuti dopo l'atterraggio, a seguito dello sbarco di tutti gli altri passeggeri, come prevedono le procedure. Sempre in ottemperanza alle procedure operative sono stati successivamente imbarcati sul volo di prosecuzione per Palermo, prima degli altri passeggeri. Il volo è poi decollato in orario da Fiumicino alle 13.20. Tutte le operazioni, tra sbarco e imbarco, si sono svolte in soli 50 minuti".
"In merito al volo di rientro a Bari da Palermo, via Roma, di domenica 20 gennaio, il problema di attesa al Leonardo da Vinci, citato nel comunicato, è da attribuirsi - aggiunge Adr Assistance nella nota - a un ritardo del volo originante AZ1792 Palermo-Roma che è giunto a Fiumicino alle 16:53 quando sarebbe dovuto arrivare alle 16:25. Il ritardo del primo volo ha fatto saltare la coincidenza col successivo per Bari da Roma e ha costretto la compagnia a riproteggere i passeggeri della squadra sull'unico volo successivo delle 21.30, causando l'attesa della squadra in aeroporto".
Nessun commento:
Posta un commento