CASO TWITTER: FLAVIA VENTO VITTIMA DI ATTACCO HACKER
Milano 25 Febbraio 2013
In seguito ai tweet "incriminati" e denunciati dall'Associazione Children Protection World sul blog e su Twitter, nei confronti della "showgirl" Flavia Vento, Paolo Colleoni ha preso direttamente contatto con la stessa nella mattinata odierna.
Dopo la telefonata intercorsa tra i due siamo venuti a conoscenza dell'ennesima " violazione dell'account" di Flavia Vento, già avvenuta tempo fà da ignoti hacker.
Paolo Colleoni ha invitato la "showgirl" a sporgere querela per "violazione della privacy ed usurpazione di identità" alle Autorità competenti. Flavia Vento con Paolo Colleoni durante la suddetta conversazione telefonica avvenuta, hanno accertato l'estraneità dei fatti accaduti in merito ai tweet "incriminati", ravvisando l'effettiva buona fede della stessa, ove ha dichiarato apertamente di non aver mai commesso il fatto, peraltro da fonti attendibili, abbiamo verificato che effettivamente la stessa sera tra il giorno 23 e 24 Febbraio 2013, durante una festa privata, anche il suo smartphone ove aveva accesso all'account di Twitter, le era stato sottratto a sua insaputa e ne era rietrata in possesso soltanto nel pomeriggio del 24 Febbraio, dopo che ormai la notizia sul web aveva fatto il giro del mondo, recandole un danno di immagine ingente e frasi ricevute nei confronti della stessa assai pesanti.
Tramite la stessa conversazione avvenuta in data odierna tra Paolo Colleoni e Flavia Vento, la "showgirl" ribadiva che non aveva assolutamente nessun pregiudizio nei confronti della "comunità gay", anzi la stessa dichiara che tra le sue amicizie vi sono diversi "omosessuali".
Rimane il fatto che comunque alcuni "twitterini", avendo visto i tweet offensivi lanciati in rete da ignoti tramite l'account della "showgirl", si sono schierati a favore "dell'omofobia", offendendo esplicitamente e con parole diffamatorie la "comunità gay" causando ancor più disagio ed impegno da parte dello staff di "Children Protection World", che ha più volte dovuto ricorrere ad interventi di moderazione in quanto gli animi in rete si erano scaldati troppo.
RICORDIAMO COMUNQUE CHE OGNI TIPO DI DISCRIMINAZIONE D'IDENTITA' SESSUALE, ETNICA, RELIGIOSA E MORALE, SONO DEI REATI VERI E PROPRI PUNIBILI AI SENSI DI LEGGE, E PERTANTO DIFFIDIAMO CHIUNQUE A TENERE QUALSIASI TIPO DI ATTEGGIAMENTO DEL GENERE PENA SEGNALAZIONE ALLE AUTORITA' GIUDIZIARIE COMPETENTI .
Paolo Colleoni
Children Protection World
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