Frosinone, stupro di gruppo su una minorenne: tutti a casa
Il Tribunale del riesame di Cassino, in provincia di Frosinone, ha concesso i domiciliari ai due ventenni di Sora
che sono accusati di aver abusato di una minorenne nello scorso mese di
giugno. La decisione del giudice è arrivata dopo la presa d’atto della
sentenza della Cassazione che di recente ha previsto delle misure
alternative al carcere per gli accusati di stupro di gruppo. E adesso, grazie a questa sentenza, gli accusati sono finiti ai domiciliari, nelle proprie abitazioni nella località di Sora.
Il caso della violenza di gruppo è successo nello
scorso mese di giugno. Nella notte tra il 23 e il 24 infatti una ragazza
si trovava in compagnia della sorella, maggiorenne. All’uscita da un
pub i due giovani, di 21 e 24 anni, hanno convinto la minorenne a salire
sull’auto con loro con la scusa di essere accompagnata a casa, mentre
la sorella decise di andare a piedi.Successivamente i giovani sono stati accusati di violenza avvenuta proprio nelle campagne della località in provincia di Frosinone. I due giovani comunque hanno sempre negato tutto, sostenendo che la minorenne fosse consenziente. L’avvocato Lucio Marziale ha affermato: “Sono soddisfatto perché la sentenza della Cassazione ha restituito al giudice la libertà di decidere. Il giudice è l’unico che deve poter valutare la situazione“
La Cassazione: “Per stupro di gruppo, anche misure diverse da carcere”. E’ polemica
Una decisione della Corte di Cassazione è destinata a creare polemiche, poichè dice che nei procedimenti per violenza sessuale di gruppo, il giudice non è più obbligato a disporre o a mantenere la custodia in carcere dell’indagato, ma può applicare misure cautelari alternative. Questo è il frutto di un’interprestazione estensiva ad una sentenza della Corte Costituzionale del 2010. Sembra incredibile, ma la Cassazione ha annullato una ordinanza del Tribunale del riesame di Roma, che aveva confermato il carcere per due giovani accusati di un presunto stupro di gruppo nei confronti di una ragazza di Frosinone ed ha rinviato il fascicolo allo stesso giudice perchè faccia una nuova valutazione.
Mentre la cronaca quotidiana ci regala continuamente episodi di Violenza come il caso di Velletri, la Cassazione ha annullato un’ordinaza del tribunale del Riesame romano, relativa alla confema del carcere per due autori di una violenza di gruppo, tenendo conto dell’interpretazione estensiva data dalla Suprema Corte alla sentenza n. 265 del 2010 della Corte Costituzionale.
Infatti, a partire dal 2009, con l’approvazione da parte del Parlamento italiano della legge di contrasto alla violenza sessuale non era consentito al giudice di applicare, per i relativi delitti, misure cautelari diverse del carcere in carcere, mentre secondo la Consulta, la norma è in contrasto con gli articoli 3 (uguaglianza davanti alla legge), 13 (libertà personale) e 27 (funzione della pena) della Costituzione.
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