UCCISO IN 15 GIORNI DALLA LEUCEMIA.
GIOVANE ATLETA MUORE A 13 ANNI
TREVISO - La diagnosi è stata emessa tre giorni dopo Natale e in pochi giorni la leucemia si è portata via Matteo Musco, appena 13 anni. Il giovane atleta viveva a Castagnole di Paese (Treviso) assieme alla mamma Claudia, al papà Sante e alla sorella 16enne Sarah.
La breve lotta di Matteo è finita alle dieci di sera del 31 dicembre, quando i genitori insieme al primario di oncologia dell'ospedale di Padova hanno deciso di staccare le macchine che lo mantenevano in vita. Inutili i tentativi di salvarlo dalla malattia che nel giro di due settimane lo hanno fatto crollare. Solo il 15 dicembre il ragazzino festeggiava con gli amici il Natale alla Polisportiva Santa Bona. A far scattare l'allarme poche linee di febbre, poi l'influenza che non accennava a passare. Neanche i medici immaginavano che quei giramenti di testa e il vomito potessero rivelarsi fatali.
Dopo i primi esami del sangue al pronto Soccorso, la diagnosi letale: leucemia fulminante. Completamente asintomatica, era stato impossibile prevederla prima che fosse troppo tardi. Matteo frequentava la terza media, sezione G, indirizzo musicale, delle Coletti. Era uno studente modello, appassionato di flauto traverso e sportivo in erba. Si era avvicinato da poco alla lotta grecoromana e già le sue doti si erano fatte notare da Giovambattista Padovan, anima della Polisportiva.
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