Materiale pedoporno, Stasi condannato
Milano - La Corte d’Appello di Milano ha confermato la condanna a 30
giorni di reclusione, convertiti in una pena pecuniaria di 2540 euro,
per Alberto Stasi, il fidanzato di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco (in
provincia di Pavia) nell’agosto del 2007, per l’accusa di detenzione di
materiale pedopornografico; in primo grado la condanna era stata emessa
dal tribunale di Vigevano. Confermata anche l’assoluzione per il reato
di divulgazione di materiale pedopornografico.
Stasi era stato condannato per detenzione di video pedopornografici il 13 febbraio del 2012: l’accusa si riferisce a 17 frammenti di immagini trovati
nel computer del giovane, cui i giudici hanno anche confermato
l’interdizione «in perpetuo da qualunque incarico di ogni ordine e
grado, nonché da ogni ufficio o servizio in istituzioni o strutture
pubbliche o private frequentate prevalentemente da minori».
Il suo
avvocato, Angelo Giarda, ha annunciato che farà ricorso in Cassazione
contro la condanna. E in Cassazione tornerà pure il processo per
l’omicidio di Chiara Poggi, per cui Stasi è stato assolto in
primo e secondo grado: la Procura generale di Milano ha fatto ricorso, e
l’udienza è in calendario per il prossimo 5 aprile.
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