18 marzo 2013

LA TV RENDE I BAMBINI AGGRESSIVI DA ADULTI

Bambini e violenza in tv «Vederne troppa da piccoli rende aggressivi da adulti» 

Il campione è stato seguito per 15 anni a partire
 dall' età delle elementari



NEW YORK - Gli individui che da piccoli sono esposti alla violenza televisiva e cinematografica, da grandi sono condannati ad essere molto più aggressivi e violenti rispetto agli altri loro coetanei. E' questa la conclusione di una lunga e dettagliata ricerca dell' università del Michigan che ha esaminato un campione di 329 persone adulte di entrambi i sessi, a quindici anni di distanza dal primo test effettuato quando avevano tra i 6 e i 9 anni di età. Gli studiosi hanno intervistato per anni un gruppo di uomini e donne, i loro partner, familiari ed amici, controllando inoltre la loro fedina penale. Dall' indagine è emerso un legame tra i programmi ad alto quoziente di assassinii, sparatorie ed esplosioni visti dai bambini tra i 6 e i 9 anni e i casi di maltrattamento coniugale e di attività criminale che affliggono le stesse persone dai 20 anni in poi. Lo studio - pubblicato sulla rivista specializzata Developmental Psychology - 



è tra i primi sugli effetti della violenza in tv a seguire un gruppo di bambini per un periodo così lungo di tempo. «I risultati non ci sorprendono affatto - spiega lo psicologo Rowell Huesmann, uno degli autori della ricerca - la violenza televisiva persuade i giovani che l' aggressività è accettabile perché ad usarla sono gli eroi più carismatici. Alla lunga - aggiunge - ciò finisce per erodere l' avversione naturale dell' individuo verso la violenza». La raccomandazione degli esperti ai genitori: limitate il più possibile la visione dei programmi violenti, tra i 3 e i 13 anni. L' idea che i bambini con predisposizione alla violenza siano maggiormente calamitati da certi show sanguinari viene rigettata dallo studio. 



Che demolisce anche la tesi secondo cui i fattori socioeconomici e familiari siano determinanti. Dennis Wharton, portavoce della lobby televisiva «National Association of Broadcaster» corre ai ripari: «Non tutti gli studi stabiliscono una correlazione tra violenza in tv e violenza vera», spiega. In realtà la ricerca del Michigan è solo l' ultima di una lunga serie che imputa ai mass media l' escalation di criminalità nella società americana, sfociata nelle famigerate sparatorie nelle scuole. L' autorevolissima «American Psychological Association» ripete da anni che «la sopraffazione e la brutalità in tv e negli altri mass media promuovono comportamenti aggressivi, specialmente nei più piccoli».

Lo Staff

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