Riflettamo sulla nostra esistenza e coscienza
Quanti si sono mai chiesti cosa ci facciamo qui, fin dalla nascita in questo mondo, a volte piacevole ma spesso molto ostile ed avverso nei nostri confronti?
Ebbene si, questo credo sia un quesito molto frequente nella civiltà odierna e per quanto sia è rimanga un quesito, dobbiamo soffermarci a riflettere.. Il nostro mondo non è come un oggetto che si può modellare a nostro solo piacimento, è il luogo comune di intere civiltà, razze di ogni genere e colore... Luogo ove noi dobbiamo imparare a vivere nel rispetto reciproco, attenerci a diritti ma anche ai doveri..
Questo stato di coscienza dovrebbe rientrare a far parte della coscienza di ognuno di noi, dovrebbe far parte della nostra intera esistenza... Ed è qui che viene fuori il concetto di conflittualità, sia per interesse economico che personale... La trasformazione di tutto ciò ci renderebbe liberi, spensierati e felici.. Ma questo è divenuto un concetto astratto e di solo pensiero personale... "Ognuno fa quello che vuole" ... E la solidarietà umana dove viene riposta?
Questo pensiero ne ho la convinzione che chiunque di noi lo abbia fatto anche se per una sola volta nella vita ... Resta inteso che non ci rendiamo abbastanza partecipi per poter nel nostro piccolo operare dei cambiamenti, di intraprendere il cammino verso la libertà e la felicità .. Restiamo li a guardare la vita che scorre innanzi a noi e non ci promulghiamo a fare qualcosa per cambiarla...
Ricordiamo sempre che la vita è una e sola e che ci è stato dato il privilegio di scegliere come condurla e viverla..sta a noi la decisione!
Paolo Colleoni
Paolo Colleoni
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