Catechista pedofilo, 3 anni e 4 mesi a Carilio
Foto, video, tabulati telefonici, le riprese della telecamera installata
sulla sua stessa auto e quelle dell’hotel di Napoli dove aveva
organizzato una gita con gli allievi. E la testimonianza di un ragazzino
che ha vissuto un’esperienza non facile, continuando a subire pesanti attenzioni anche quando aveva
cercato di tagliare ogni legame, si era allontanato dall’ambiente del
catechismo e aveva cambiato completamente cerchia di amicizie. Questo il
materiale probatorio raccolto dall’accusa, costato la condanna a 3 anni
e 4 mesi di carcere al catechista Carilio Ghilardi, 55 anni, di
Sorisole, agli arresti domiciliari dall’estate scorsa. Il Gup Raffaella
Mascarino ha disposto inoltre la pena accessoria dell’interdizione dai
pubblici uffici per la durata di 5 anni e 40mila euro di provvisionale
immediatamente esecutiva in favore dell’unica parte civile, il ragazzino
molestato; 10mila euro ciascuno al padre e alla madre del minore. Dal
quadro emerso, non risulta che il catechista avesse un comportamento
violento ma piuttosto affettuoso, anche se ben oltre i limiti della
morbosità, alla luce della pesante condanna inflitta dal Gup di Bergamo e
tenuto conto dello sconto di
pena previsto dal rito alternativo. Carilio, presente in udienza, non ha
rilasciato dichiarazioni. Dopo il suo arresto, diverse decine di
persone avevano firmato un appello in suo sostegno e a detta dei
genitori del ragazzino, una parte del paese si sta comportando in
maniera apertamente ostile nei loro confronti. Di certo, a Sorisole la
vicenda è stata come una bomba atomica e gli effetti si vedono ancora
oggi.
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