Hanno abusato un bimbo autistico, non vogliono stare in carcere. Cinico blog.
Già, avranno pensato: oggi non ci sta nessuno in carcere, soprattutto se
ha abusato di un bambino, perché ci dobbiamo stare noi?!
Giusto ieri su tutti i giornali si leggeva la notizia che una delle ragazze delle Bestie di Satana ha chiesto la grazia per rifarsi una vita, ora loro che poi alla fine diciamolo, cos’hanno fatto di grave a parte pestare ed umiliare un bambino AUTISTICO a loro affidato, mica dovranno restare in carcere, suvvia….
Guardate a Palosco (provincia di Bergamo) un maestro
arrestato in
flagranza di reato mentre aveva i pantaloni abbassati davanti al bambino
sua vittima da tempo, ora se ne sta a fare il bibliotecario in un
oratorio, perché loro se ne devono stare dentro, chi sono, le figlie
della serva?Giusto ieri su tutti i giornali si leggeva la notizia che una delle ragazze delle Bestie di Satana ha chiesto la grazia per rifarsi una vita, ora loro che poi alla fine diciamolo, cos’hanno fatto di grave a parte pestare ed umiliare un bambino AUTISTICO a loro affidato, mica dovranno restare in carcere, suvvia….
Guardate a Palosco (provincia di Bergamo) un maestro
Suvvia…un po’ di giustizia…..
Ecco. Fine delirio. Ora rientro in me, ma quanto sopra riportato, urticante spero nel leggerlo quanto nello scriverlo, è secondo me quanto può essere passato nella testa delle due docenti, di cui abbiamo ampiamente parlato nei giorni scorsi Mariapia Molena Piron ed Oriana Antonella Montesin, arrestate pure loro grazie alle intercettazioni ambientali che le mostrano nell’atto di picchiare ed umiliare un bimbo autistico. Oggi le donne sono già stanche distare in carcere e chiedono di poter uscire.
E magari già di tornare a scuola, come l’altra indagata la bidella Luciana Scottà, 61, di Albettone che essendo a piede libero resta salda al posto di lavoro: inutile dire quanto la sua presenza a scuola renda al momento impossibile il rientro del piccolo tra i suoi compagni.
Che strano paese il nostro. Non siamo più in grado di offrire ai nostri figli degli spazi puliti e sicuri.
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