C’è ancora qualcuno che ascolta i bambini?
Quando pensi a qualcosa di negativo riferito a nostri bambini, oltre
alla salute, pensi a tutti i brutti ceffi che ci sono in giro e che
possono far loro del male. Tra questi personaggi, certamente i pedofili sono in prima fila. Se sono in famiglia è ancora peggio.
Una mamma deve difendere i propri figli dagli orchi, ma come può
farlo se le Istituzioni e le persone che dovrebbero aiutarla sbagliano e
di conseguenza ti remano contro?
E’ notizia di qualche giorno fa: un avvocato ha querelato sia una psicologa che un‘ assistente
sociale. Grazie alle loro relazioni e il loro giudizio è stato concesso
ad un padre, accusato di molestie verso i propri figli, di potere
vedere regolarmente il bambino. Lo stesso uomo che è stato rinviato a
giudizio con l’accusa di aver abusato dei figli è autorizzato dal
Tribunale a frequentarli. Il bambino più piccolo fa capire di non
gradire gli incontri con il padre ma gli “operatori del sociale” non
riscontrano alcun disagio. La mamma del piccolo si oppone ma viene
accusata di “manipolare il figlio”. Se continua a
negare arbitrariamente il diritto di visita al padre, si prevede
l’allontanamento dalla famiglia. Ecco cosa produce l’uso e in questo
caso l’abuso della PAS (la Sindrome da alienazione genitoriale).
La PAS è la stessa sindrome che ha prodotto l’allontanamento “forzoso” del bimbo di Cittadella . Quelle immagini viste in tv sono impresse nella memoria di
chiunque le abbia viste. Ci chiediamo quale danno abbia subito quel
povero bambino, “rapito” così brutalmente da scuola e messo in una
struttura protetta.
Ci sono casi in cui i figli vengono manipolati e vengono usati per
ottenere più soldi o benefici in cause di separazione. Tutti abbiamo
amici che hanno divorziato e ci è sicuramente capitato di schierarci con
l’uno o con l’altro, a seconda dell’amicizia e dell’affetto che ci
legava. In queste situazioni il rischio di strumentalizzazione dei figli
è davvero alto. Esistono anche molti casi di tanti, forse troppi
genitori (in prevalenza padri, questo è purtroppo un dato di fatto), che
non possono vedere i propri figli, a cui vengono negati i diritti di
cura e di visita, a causa dell’opposizione del coniuge.
In Italia abbiamo un vuoto legislativo: non sono previste condanne
per il reato di impedimento doloso della cura filiale; inoltre le
perizie psichiatriche, (a volte create ad hoc), e l’uso smodato in
Tribunale della PAS non risolvano né i conflitti tra i genitori divorziati, né tutelino il bene dei minori.
Questo caso è ancora più complesso: il Tribunale dei Minori
dovrebbe essere l’istituzione che, vagliate tutte le prove ed esaminate
le circostanze specifiche del caso, è tenuta ad emettere una sentenza a
tutela dei minori. E oggi le vittime sono senza dubbio alcuno i figli
della coppia. Un orco non può essere autorizzato dal Tribunale a
frequentare la propria vittima e ad una madre non può essere impedito di
difendere i propri figli dal crimine più odioso che un bimbo possa
subire.
C’è ancora qualcuno che ascolta veramente i bambini?
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