Uccise il padre, stava scrivendo libro di memorie
Imperia - Stava prendendo appunti e avrebbe voluto scrivere un libro sulle violenze subite, il trentenne Gabriele Forino, che lo scorso agosto ha ucciso con oltre venti coltellate il padre Eliseo (64 anni) nella loro casa sulle alture di Ventimiglia.
L’omicidio sarebbe avvenuto al culmine di una furiosa lite,
tragico epilogo di un rapporto conflittuale ormai da parecchi anni,
appunto per via di una serie di presunti abusi sessuali commessi da
Eliseo nei confronti di Gabriele. A dare notizia del libro è stata la
mamma del giovane, Alba Giordana, che lo avrebbe aiutato a mettere insieme i vari appunti al computer,
abbozzando la prefazione: «Sono piccolo e a fatica comprendo il mondo -
avrebbe scritto Gabriele - Il mondo dei grandi è così diverso, perché
papà fa certe cose con me? Adesso da grande mi rivedo piccolo e ho
capito cosa il papà faceva, vorrei parlare con lui da uomo a uomo, ma
non posso. Ogni giorno penso come posso farlo...». Ancora: «Papà, perché mi hai violentato???
Ora un cane urla la sua rabbia, nel suo sogno di libertà si è svegliato
legato alla catena e bastonato si è accorto di quanto l’amore malato
del suo padrone lo renda schiavo...».
Nei confronti di Gabriele, il pubblico ministero Antonella Politi ha chiesto una perizia psichiatrica per stabilirne l’effettiva capacità di intendere e di volere.
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