01 gennaio 2013

FUOCHI MORTALI FERITO GRAVE UN BIMBO

              
     Due morti per i "botti" di Capodanno

      C'é un secondo morto in Campania a causa dei botti: si tratta di Antonio Serino, un imprenditore edile di 49 anni originario di Montefusco (Avellino). L'uomo era con i familiari in una villa di San Martino Sannita (Benevento) quando un razzo partito inavvertitamente lo ha colpito al volto. E' deceduto sul colpo. Antonio Serino stava trascorrendo il Capodanno con i familiari quando da una batteria di fuochi pirotecnici preparati per festeggiare il nuovo anno è partito il razzo che lo ha centrato in pieno volto. La salma dell'uomo è stata portata nell'obitorio dell'ospedale Rummo di Benevento. Sull'episodio indagano i carabinieri.

L'altra vittima vittima è un ristoratore del Casertano di 52 anni, Pasquale Zacchia, morto per l'esplosione di un "botto" di Capodanno che gli ha procurato gravi ferite al cranio a Pontelatone. 

In tutta la Campania è stata una notte di incidenti e feriti: 82 tra solo tra Napoli e la provincia. Nessuno di loro rischia la vita. Sono dodici i minorenni: il caso più significativo quello di una bimba di Napoli di 6 anni dimessa con una prognosi di venticinque giorni per ferite da scoppio e ustioni multiple, anche agli occhi. Il ferito più piccolo in assoluto è un bambino di 5 anni che ha riportato ustioni al volto per l'esplosione di un petardo. Anche lui è stato dimesso.

Feriti anche a Roma. Un romeno è stato soccorso in ospedale con gravissime ferite alla mano per un petardo esploso in via della Serenissima. A Bagni di Tivoli, alle porte della capitale, un padre con il figlio di 12 anni sono stati soccorsi in codice rosso e portati in ospedale a Tivoli per lesioni alle mani e al volto. Un ferito anche vicino a Fermo.

Sempre nella capitale, due ragazze minorenni sono finite nella notte in ospedale, una delle quali in coma etilico. Le due giovani erano reduci da una serata passata in discoteca per festeggiare il Capodanno.                                       

Nessun commento:

Posta un commento