GARANTIRE PIÙ SICUREZZA E TUTELA DEL DISABILE
Tanto non serve a niente e la realtà è
sempre più dura.....? Sono le domande che tutti ci siamo posti, in
questi giorni. Per stanchezza, per delusione, per paura di fronte agli
effetti della crisi, che colpisce in tutto il mondo sociale.
Eppure no, non sono d'accordo. Sarò un
inguaribile ottimista, ma sono convinto che le parole servono, che i
momenti di riflessione aiutano a prendere la giusta direzione per
vincere. Solo il silenzio può renderci davvero Invisibili. Parlarne in
modo serio è importante, perché solo la condivisione aiuta a cambiare
la cultura attorno, a uscire dall'invisibilità e dal pregiudizio. E
ognuno di noi, volendo, può sforzarsi di non essere banale o ripetitivo.
Portando qui il proprio contributo, con un pensiero, un'idea, una
proposta, un ricordo.
Nel nostro Paese gran parte
dell'intervento pubblico in favore delle persone con disabilità si
caratterizza per le misure di sostegno economico, ma l'Italia spende
poco rispetto agli altri,paesi della comunità Europea. Da noi la
disabilità è soprattutto un problema di assistenza, a differenza di
altri Paesi che hanno adeguato anche gli strumenti normativi puntando
sulle pari opportunità, l'uguaglianza, l'eliminazione delle
discriminazioni . Quando le leggi ci sono, il loro livello di attuazione
è spesso inadeguato. L'Italia è indietro rispetto agli altri Paesi
riguardo all'inserimento lavorativo delle persone con disabilità.
Nelle nostre città italiane sono ancora
presenti tante barriere architettoniche, malgrado le leggi che ne
impongono l'eliminazione.
È necessario, perciò, insistere contemporaneamente nell'opera d'informazione e in quella di sensibilizzazione, allo scopo di ridurre le vere barriere, quelle psicologiche, che mantengono lo stato di emarginazione sociale, civile e lavorativa dei soggetti disabili.
Tener conto del problema in fase di progettazione non comporta quasi mai costi aggiuntivi rispetto alla realizzazione di strutture con barriere.
L'intervento successivo, quello per la loro eliminazione, implica, invece, costi aggiuntivi e i risultati spesso risultano insoddisfacenti.
L'eliminazione delle barriere architettoniche è un diritto del cittadino sancito dalla Costituzione. Non solo i disabili, ma anche le famiglie si trovano sempre più spesso da sole ad affrontare i problemi quotidiani e ciò contribuisce alla chiusura, alla consapevolezza che nessuno può o vuole fare niente
È necessario, perciò, insistere contemporaneamente nell'opera d'informazione e in quella di sensibilizzazione, allo scopo di ridurre le vere barriere, quelle psicologiche, che mantengono lo stato di emarginazione sociale, civile e lavorativa dei soggetti disabili.
Tener conto del problema in fase di progettazione non comporta quasi mai costi aggiuntivi rispetto alla realizzazione di strutture con barriere.
L'intervento successivo, quello per la loro eliminazione, implica, invece, costi aggiuntivi e i risultati spesso risultano insoddisfacenti.
L'eliminazione delle barriere architettoniche è un diritto del cittadino sancito dalla Costituzione. Non solo i disabili, ma anche le famiglie si trovano sempre più spesso da sole ad affrontare i problemi quotidiani e ciò contribuisce alla chiusura, alla consapevolezza che nessuno può o vuole fare niente
Le leggi esistono ma non vengono
rispettate. Non è possibile che siano loro a doversi adeguare al paese e
non il paese a loro. Anche nella legge di stabilità si continua a
parlare di fondi erogati a loro favore, di agevolazioni fiscali,
sussidi, ma sono solo parole, di fatto finiscono nel dimenticatoio. I
disabili non sono forse cittadini con gli stessi diritti? Nel loro
piccolo, chiedono solamente di essere ascoltati e non si può fare finta
di non vederli! Ma purtroppo, manca ancora la sensibilità e una reale
coscienza di quelli che dovrebbero essere i diritti di cittadinanza di
una persona con disabilità.
Lo stato e gli stati tutti dovrebbero
garantire più' sicurezza e tutela del disabile. Tutti i cittadini
dovrebbero manifestare le problematiche del malato disabile anche chi
non e' disabile e chi ancora il problema non lo coinvolge in prima
persona, se ogni qualvolta la gente sana reclamasse di più' i diritti
del disabile non farebbe altro che il suo dovere di cittadino che chiede
nient'altro che ciò' che dai tempi della costituzione stabiliscono le
leggi venga rispettato. Insomma la legge a favore del disabile esiste ma
spesso la si ignora. Ignorare ed essere ignoranti fino al punto di non
capire chi malato chiede i suoi diritti e' un errore grande. Oggi che le
auto circolano con il cartellino del disabile pare che ci siano tanti
disabili e molti di più' di quanto si potesse pensare. Sono tantissimi i
disabili e coloro che nell'arco dell'intera esistenza finiscono per
avere problemi di disabilità. Il problema riguarda tutti nessuno escluso
però' a quanto pare il disabile per farsi sentire deve alzare la voce.
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