Ridurre il dolore nei bambini
In molte disabilità, riuscire ad alleviare il dolore procedurale nei
bambini è importante quanto fornire il trattamento. Un consorzio
finanziato dall'UE ha condotto un'indagine approfondita sui diversi
analgesici, sulla loro efficacia e sugli effetti collaterali per
giungere a indicazioni relative al regime più appropriato per questi
casi.
Circa un neonato su cinque ha bisogno di cure speciali a causa di complicanze derivanti dalla nascita prematura o da altri fattori. La maggior parte di questi bambini deve essere sottoposta a procedure dolorose e spesso molto stressanti, che richiedono la somministrazione di analgesici per la riduzione del dolore.
Molti studi hanno dimostrato che i trattamenti a base di oppiacei riducono il dolore e lo stress dei neonati, tuttavia si tratta di farmaci che presentano anche effetti collaterali sulle concentrazioni plasmatiche dei farmaci e dei loro metaboliti.
Lo scopo principale del progetto Neoopioid ("No pain during infancy by adapting off-patent medicines"), finanziato dall'UE, consisteva nel valutare gli effetti e la sicurezza del trattamento basato su oppiacei nei bambini nati pretermine e a termine. In particolare, gli scienziati hanno cercato di migliorare il trattamento analgesico svolgendo uno studio dettagliato della farmacocinetica e della farmacodinamica della morfina, oltre a prendere in esame medicinali alternativi come il fentanil.
La somministrazione degli analgesici varia tra i diversi paesi europei, perciò il progetto Neoopioid ha condotto uno studio clinico per chiarire la farmacocinetica e la genetica dei farmaci analgesici in relazione all'attenuazione del dolore e uno studio epidemiologico sulle prassi cliniche basate su sedativi e analgesia utilizzate attualmente nei paesi dell'UE.
L'analisi farmacocinetica del fentanil ha dimostrato un rapido metabolismo del medicinale nei bambini, indipendentemente dalla nascita a termine o pretermine. Un'associazione interessante è emersa inoltre tra il polimorfismo del COMT (catechol-O-methyl transferase) e la predisposizione al dolore, compresa la quantità di oppioidi necessari.
Durante il progetto Neoopioid sono stati convalidati vari metaboliti della morfina (M3S, M6S, M3G e M6G) e sono state determinate le dosi richieste per i neonati ai vari stadi di sviluppo.
I partner che hanno realizzato l'iniziativa auspicano che la diffusione dei risultati del progetto presso pediatri e infermiere di tutta l'Europa possa favorire una somministrazione ancora più sicura dei trattamenti che si avvalgono di analgesici a base di oppiacei e un'assistenza sempre migliore dei bambini.
Nessun commento:
Posta un commento