Abusi, il professor Cella torna agli arresti
Chiavari - Emilio Cella,
il professore accusato di aver molestato alcuni studenti disabili della
scuola media annessa all’istituto comprensivo Cogorno torna agli
arresti domiciliari. Perché secondo gli inquirenti ha avvicinato un
testimone del processo che ancora deve essere ascoltato dai giudici. E
lo ha fatto per parlargli proprio della sua futura testimonianza,
cercando, secondo gli investigatori, di influenzarla. Il teste, stando
alle poche notizie filtrate, al momento dell’incontro con il docente era
assieme ad alcuni ragazzi. Da lì la segnalazione al commissariato di
Chiavari e poi la richiesta del procuratore capo Francesco Cozzi al
collegio giudicante. Infine l’ordinanza emessa dai giudici, che è stata
eseguita sabato scorso dagli agenti.
Cella
insomma avrebbe violato una prescrizione cruciale, cioè il divieto
(ovvio) di non entrare in contatto con i testimoni del processo che lo
vede imputato. A maggior ragione se, come pare, l’intento fosse quello
di condizionare uno di loro, magari per ottenere una deposizione a favore. O comunque non negativa per la sua situazione giudiziaria.
Cella,
difeso dagli avvocati Fabio Di Sansebastiano e Andrea Vernazza, è sotto
inchiesta per maltrattamenti aggravati dalla minore età delle vittime e
dal loro stato di disabilità, violenza sessuale aggravata, atti
sessuali con minorenni e corruzione di minori. Gli episodi contestati sono oltre venti e
risalgono agli anni scolastici 2008-2009, 2009-2010 e 2010-2011. Le
presunte vittime degli abusi sono sette, sei maschi e una ragazzina, che
all’epoca dei fatti avevano età comprese tra 11 e 14 anni, sono tutti
della zona e sono rappresentati al processo dai genitori, oltre che
dagli avvocati.
Fonte il Secolo X|X
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