02 maggio 2013

IN ITALIA GIUSTIFICANO IL FEMMINICIDIO IN USA LA PEDOFILIA


Preti: in Italia giustificano il femminicidio, in Usa la pedofilia 

 

Agghiaccianti le parole di un parroco statunitense che hanno cominciato a risuonare per tutto il globo.
Intervistato dal “National Catholic Register”, padre Benedict Groeschel, un francescano noto per molti best seller di successo negli Stati Uniti, in un’intervista che verteva sul tema degli abusi sui minori da parte della classe sacerdotale ha così sentenziato, la scorsa estate: “Spesso accade che sia il bambino a sedurre il prete e non viceversa”.
Nonostante le polemiche, lecite, che sono sorte in seguito alle sue dichiarazioni, mai smentite né dallo stesso parroco né dai suoi superiori, ecco, in queste ore, arrivare l’ennesimo affronto. “La gente crede che siano i preti a coltivare cattive intenzioni. Ma non è così. Nella maggior parte dei casi è il giovane a sedurre il sacerdote”. Per il frate francescano, dunque, sarebbero gli stessi bambini a rendersi colpevoli degli abusi che essi subiscono. Ha poi continuato: “Non penso che i preti coinvolti in simili episodi debbano andare in galera, perché non avevano intenzione di commettere alcun crimine”
L’intervistatore, inorridito, ha definito folli le parole del parroco e ha deciso di intitolare il pezzo “pazzia o apologia della pedofilia?”.
“Tutto il mondo è paese”, recita un noto proverbio. In Italia, notizia fresca di qualche giorno, un prete ha “giustificato” il femminicidio, additando le donne come le uniche colpevoli delle violenze che vengono praticate da certi uomini.
“Ra­gaz­ze e anche si­gno­re mature che girano per strada in ve­sti­ti pro­vo­can­ti e suc­cin­ti: se poi si arriva anche alla vio­len­za o al­l’a­bu­so ses­sua­le (lo ri­ba­dia­mo: roba da ma­scal­zo­ni), fac­cia­no un sano esame di co­scien­za”.
In questo caso, Radio Vaticana, ha voluto dire la propria condannando le parole del parroco italiano: “è inequivocabile la condanna delle affermazioni di questo parroco, non è possibile pensare minimamente che sia colpa delle donne stesse se tutto questo accade”

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