Maestro accusato di pedofilia torna in libertà, genitori per protesta non mandano figli a scuola
Scadono i termini per la custodia cautelare. La vittima dei presunti
abusi era un bambino, con il quale l’insegnante da diversi mesi lasciava
la classe durante le ore di lezione per appartarsi in un locale del
seminterrato
Il maestro accusato di pedofilia torna in libertà e i genitori degli scolari indicono una giornata di sciopero dalle lezioni. Si annuncia una mattinata di tensione, a Palosco, provincia di Bergamo, dove oggi l’insegnante della scuola elementare del paese torna libero grazie alla scadenza dei termini per la custodia cautelare.
Il 61enne era stato arrestato (a un mese dalla pensione) il 18 aprile
di un anno fa dai carabinieri che, dopo avere raccolto le segnalazioni
di alcuni genitori, avevano piazzato delle telecamere e lo avevano così sorpreso in flagrante. La
vittima era un bambino, con il quale l’insegnante da diversi mesi
lasciava la classe durante le ore di lezione per appartarsi in un locale
del seminterrato
In attesa del processo che inizierà domani, a Palosco il clima è molto
teso. Già nei giorni successivi all’arresto Forza Nuova aveva affisso lo
striscione “Pena di morte”. Ieri qualcuno ha affisso davanti alla
procura di Bergamo dei manifesti in stile “Wanted” con foto e nome del
maestro e firmati da un gruppo che si definisce “Manipolo d’avanguardia
Bergamo”. Per oggi il Comitato genitori di Palosco ha invitato
tutte le famiglie a un giorno di sciopero di protesta tenendo a casa i
figli da scuola.
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