Monsignor Castilla: "Aborto più grave della pedofilia"
Il Monsignor di San Marco: "Da un punto di vista qualitativo..."
Parole che hanno sconvolto i fedeli, quelle che Monsignor Fabio Martinez Castilla ha pronunciato durante l'omelia di questa mattina, martedì 18 giugno. L'arcivescovo di Tuxtla, che si trova nella regione messicana del Chiapas, ha espresso un giudizio definitivo su aborto e pedofilia.
"Da un punto di vista qualitativo è molto più grave l'aborto dell'abuso
su un minore da parte di un sacerdote", ha affermato il religioso, che
ha poi aggiunto: "Durante la violenza sessuale è il futuro del bambino a
morire, nell'aborto si tratta invece di assassinio".
I precedenti - L'ex vescovo di Ciudad Lázaro
Cárdenas è d'accordo nel punire i preti accusati di pedofilia, ma,
chiarisce, "non bisogna prenderli di mira a causa degli abusi che hanno
macchiato la reputazione della Chiesa cattolica, ma trattarli alla
stregua di insegnanti, politici e dottori accusati dello stesso
crimine". E non è la prima volta che Castilla fa parlare di sè. Nel 2011
aveva dato del pazzo al vescovo Juan Antonio Reig Pla,
che consigliò alle coppie di praticare sesso anale per scongiurare il
rischio gravidanza. Recentemente si è pronunciato contro l'uso del
preservativo: usarlo equivale ad "affermare che l’unico di modo di fare
pace sia quello di uccidere gli altri", mentre "i genitori dovrebbero
essere responsabili non solo nel far nascere ma anche nell'educare i
figli". Dopo le recenti parole di papa Bergoglio, che hanno sollevato la questione della presunta lobby gay in Vaticano,
la Chiesa attira ancora l'attenzione su di sé. Quel che è certo è che
sono tutti d'accordo nel punire i "colpevoli", che si tratti di aborto,
pedofilia, violenze su minori.
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