Pedofilia, artigiano in manette: atti sessuali ripetuti su un ragazzino
Il sessantatrenne residente nel Capannorese avrebbe abusato del bambino
da più di cinque anni approfittando dell’amicizia con la madre che gli
affidava il figlio quando andava a lavoro
Una squallida vicenda dai contorni ancora in fase di definizione che ha
portato all’arresto - da parte dei carabinieri di Capannori guidati dal
maresciallo Antonio Fasiello - di Franco Leone, artigiano di 63 anni
accusato di pedofilia. Per oltre sette anni avrebbe abusato di un
ragazzino, oggi tredicenne, approfittando dell’amicizia con la madre di
lui che lo lasciava in custodia all’anziano quando andava a lavoro. Le
violenze sarebbero avvenute nell’abitazione dell’uomo.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, dopo aver fatto lavori
artigianali a casa della famiglia, l'uomo si era guadagnato la fiducia
dei genitori e del ragazzo. E loro glielo affidavano. L’artigiano andava
a prendere il ragazzo a scuola, lo portava al mare, anche a fare viaggi
in città d’arte.
Per sette anni ha avuto rapporti di natura sessuale con il bambino. Al
piccolo faceva continui regali e gli diceva che se avesse raccontato
cosa succedeva tra loro, lui se ne sarebbe andato, che sarebbe scomparso
dalla sua vita e non gli avrebbe fatto più regali.
A un certo punto il ragazzo, cresciuto, avrebbe manifestato all’uomo
diverse inclinazioni sessuali e lui ha temuto di perderlo. Così
l’artigiano sessantreenne si è confidato con un ragazzo di sedici anni e
con un adulto chiedendo loro consiglio su come poteva tenerlo legato a
sé. Da lì sono partite le indagini che hanno fatto emergere la vicenda
in tutti i suoi orribili contorni.
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