USA, scandalo pedofilia sui cappuccini
Le alte sfere dell'ordine coprirono i casi di abusi sessuali per decenni
NEW YORK - Per otto decenni i leader dei frati cappuccini in America
coprirono atti di pedofilia dei loro confratelli privilegiando al
protezione dei molestatori rispetto alle loro vittime. Lo rivela un
dossier pubblicato dallo stesso ordine religioso che solleva
interrogativi come le comunità di ordini monastici, non soggetti al
controllo diretto dei vescovi, hanno affrontato la piaga della pedofilia
nella chiesa cattolica americana.
Secondo il rapporto, il primo del
suo genere, alla radice dell'atteggiamento dei cappuccini di fronte agli
abusi di una ventina di loro confratelli c'è stata da un lato una
"cultura di clericalismo" che ha messo i bisogni dei preti al di sopra
di quelli dei molestati, dall'altro una forma di deferenza nei confronti
degli avvocati che hanno presentato come vittime gli accusatori in uno
sforzo di proteggere la chiesa da costose azioni legali.
Il dossier
della Provincia di San Giuseppe dei Cappuccini che ha sede a Detroit ma
sovraintende su circa 170 frati che servono in varie parti del paese
oltre che in Nicaragua e Panama, raccoglie documenti che risalgono
addirittura agli anni Trenta. A motivarlo, un'inchiesta che ha puntato i
riflettori su casi di abusi in un seminario dell'ordine a Milwaukee nel
Wisconsin. "I Cappuccini hanno delegato il Vangelo agli avvocati", si
legge nel rapporto: "E gli avvocati sono stati quelli che hanno
crudelmente attaccato le vittime".
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