«Ditemi perché è morta mia figlia» e il giudice esuma la salma
Autopsia e nuove indagini sul decesso di una grossetana di 28 anni avvenuto un anno e mezzo fa, adesso ci sono sette indagati
Sarà esumato la prossima settimana il corpo di una donna morta a 28 anni
nel febbraio dell’anno scorso all’ospedale di Livorno, dopo un ricovero
a Grosseto in cui era arrivata per un blocco intestinale. Lo ha
stabilito il giudice Marco Bilisari, che ha disposto l’autopsia dopo che
la mamma della giovane donna, Alessandra Nencini, si era opposta alla
richiesta di archiviazione chiedendo di ravvisare eventuali
responsabilità. E per l’ipotesi di omicidio colposo sono adesso indagati
sette sanitari del Misericordia, che trattarono la ragazza dal suo
arrivo all’ospedale fino alla partenza in ambulanza verso l’ospedale di
Livorno, dove il suo cuore cessò di battere poche ore più tardi. Il
giudice ha disposto nuove indagini per far luce anche sul mancato
trasferimento in eliambulanza, sulla mancanza di posti in rianimazione a
Grosseto, chiedendo di sentire il personale dell’ospedale di Livorno
sulle condizioni in cui la donna era arrivata. «Nessuna volontà
persecutoria - spiega l’avvocato Gabriella Sartiani che tutela la mamma -
ma è giusto che ci sia una risposta certa sulla causa del decesso». E
secondo il legale i problemi di salute di cui Alessandra soffriva da
tempo non avrebbero avuto influenza sulla morte.
Nessun commento:
Posta un commento