Rapisce e riduce in schiavitù 9 disabili. “Li torturava per ottenere il sussidio”
Una donna è stata accusata dalla Corte di Philadelphia di aver ucciso, rapito, costretto alla prostituzione e ridotto in schiavitù 5 adulti e 4 bambini disabili per dieci anni e di averli torturati nella sua stessa abitazione.
Tutte le vittime facevano parte della sua famiglia. La donna, un’americana di 51 anni, obbligava i suoi fratelli e sorelle a una vita disumana. Con lei “lavorava” sua figlia di 39 anni, il suo compagno e altri complici. La situazione di degrado e la violenza ha provocato la morte di due persone.
Lo scopo dell’aguzzina era ottenere il sussidio di sotentamento. Il caso, come riportato dai media, è venuto alla luce nell’ottobre del 2011, quando quattro delle vittime sono state trovate nel seminterrato di un edificio di Philadelphia in grave stato di malnutrizione.
Una di loro era incatenata ad una caldaia. Le autorità cominciarono quindi ad indagare e scoprirono che in circa dieci anni, dal 2001 al 2011, Linda Weston era riuscita ad estorcere a dieci disabili circa 212mila dollari. Due donne furono addirittura costrette a prostituirsi e altre due sono morte.
Per questo motivo Linda Weston, in carcere dal 2011, è anche accusata di omicidio e ora rischia la pena di morte. Si tratta della prima volta che una legge federale viene utilizzata per proteggere portatori di handicap. I quattro complici sono la figlia Jean McIntosh e Gregory Thomas, di Philadelphia, Eddie Wright, del Texas, e Nicklaus Woodard, della Florida.
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