Laura Boldrini: "Bisogna difendere le donne anche sul web"
"Grazie per la solidarietà. Mai parlato di anarchia o nuova legge per web. Obiettivo è arginare la violenza contro le donne, anche in rete".
Lo ha scritto la presidente della Camera, Laura Boldrini, su Twitter
all'indomani dalla diffusione della notizia delle frequenti minacce che
riceve quotidianamente attraverso il web. "Nell'intervista intendevo
aprire un confronto sulla violenza contro le donne, che si manifesta
anche attraverso internet. Un raffronto può servire. La
pedopornografia, in rete, è seguita e perseguita con attenzione e
preoccupazione. Quello che di sconcio accade contro le donne è, invece,
spesso sottovalutato e ridotto a goliardata machista. E' un problema
che deve riguardare tutti. Sono certa - conclude Boldrini - che saprà condividerlo anche chi ha giustamente a cuore la libertà della rete".
GLI STATI GENERALI IN DIFESA DELLE DONNE
"Il femminicidio è un fenomeno inaccettabile", ha detto il ministro per le Pari Opportunità, Josefa Idem. ai microfoni del tg3. "Perciò intendiamo costituire un osservatorio nazionale che studi la violenza di genere per capire meglio che fenomeno dobbiamo combattere". Una task force per contrastare gli abusi sulle donne. Che vede in prima linea tre ministeri: aPari Opportunità, Giustizia e Interni. Anche il ministro per l'integrazione, Cecile Kyenge ha dichiarato: "Bisogna ricordare che nel 2012 sono state uccise 150 donne. E' necessario promuovere una legge contro la violenza sulle donne e le politiche di genere. Serve un cambio culturale".
LAURA BOLDRINI MINACCIATA DI MORTE OGNI GIORNO
Il presidente della Camera Laura Boldrini ha reso note le molte minacce, anche di morte, e gli insulti che ha ricevuto da quando è stata eletta, e discute i temi dell’invasione nelle vite dei personaggi pubblici e dei loro familiari, dell’aggressività violenta contro le donne e delle minacce su internet su cui dice si debba aprire una discussione, “se vogliamo cominciare a pensare alla Rete come un luogo reale”. "Non ho paura, ma sulla Rete si costruiscono campagne d'odio e di violenza contro le donne, serve una legge", spiega Boldrini.
AGGRESSIONI SESSISTE
"Quando una donna riveste incarichi pubblici si scatena contro di lei l'aggressione sessista - afferma Boldrini - che sia apparentemente innocua o violenta assume sempre la forma di minaccia sessuale, con un lessico che parla di umiliazioni e di sottomissioni. Non bisogna più avere paura di dire che è una cultura sotterranea in qualche forma condivisa. Un'emergenza, in Italia. Perché le donne muoiono per mano degli uomini ogni giorno, ed è in fondo sempre considerata una fatalità, un incidente, un raptus. se questo accade è anche perché chi poteva farlo non ha mai sollevato con vitore il tema al livello più alto, quello istituzionale. Facciamolo, finalmente".
L'ANTISEMITISMO E L'ASSOCIAZIONE A DELINQUERE VIA WEB
Gli attacchi Laura Boldrini sono aumentati dopo la sua visita alla comunità ebraica, il 12 aprile scorso. In quell'occasione, incontrando i dirigenti della comunità, ha parlato della necessità di "ripristinare il rigore della legge Mancino" a proposito dell'incitamento al razzismo e all'odio razziale su web. È infatti dell'8 aprile la sentenza di condanna dei quattro gestori di Stormfront, sito web neonazista, condannati per antisemitismo. È la prima sentenza che riconosce un'associazione a delinquere via web: a quella si richiamava Boldrini nel suo discorso alla comunità. Da quel giorno è partita la valanga. Il sito "Tutti i crimini degli immigrati" associa il volto del presidente della Camera alle notizie di reati commessi da cittadini stranieri. "Resistenza Nazionale", "Fronte Nazionale", "MultiKulti" e altri indirizzi web diffondono. Poi i fotomontaggi, e le minacce.
GLI STATI GENERALI IN DIFESA DELLE DONNE
"Il femminicidio è un fenomeno inaccettabile", ha detto il ministro per le Pari Opportunità, Josefa Idem. ai microfoni del tg3. "Perciò intendiamo costituire un osservatorio nazionale che studi la violenza di genere per capire meglio che fenomeno dobbiamo combattere". Una task force per contrastare gli abusi sulle donne. Che vede in prima linea tre ministeri: aPari Opportunità, Giustizia e Interni. Anche il ministro per l'integrazione, Cecile Kyenge ha dichiarato: "Bisogna ricordare che nel 2012 sono state uccise 150 donne. E' necessario promuovere una legge contro la violenza sulle donne e le politiche di genere. Serve un cambio culturale".
LAURA BOLDRINI MINACCIATA DI MORTE OGNI GIORNO
Il presidente della Camera Laura Boldrini ha reso note le molte minacce, anche di morte, e gli insulti che ha ricevuto da quando è stata eletta, e discute i temi dell’invasione nelle vite dei personaggi pubblici e dei loro familiari, dell’aggressività violenta contro le donne e delle minacce su internet su cui dice si debba aprire una discussione, “se vogliamo cominciare a pensare alla Rete come un luogo reale”. "Non ho paura, ma sulla Rete si costruiscono campagne d'odio e di violenza contro le donne, serve una legge", spiega Boldrini.
AGGRESSIONI SESSISTE
"Quando una donna riveste incarichi pubblici si scatena contro di lei l'aggressione sessista - afferma Boldrini - che sia apparentemente innocua o violenta assume sempre la forma di minaccia sessuale, con un lessico che parla di umiliazioni e di sottomissioni. Non bisogna più avere paura di dire che è una cultura sotterranea in qualche forma condivisa. Un'emergenza, in Italia. Perché le donne muoiono per mano degli uomini ogni giorno, ed è in fondo sempre considerata una fatalità, un incidente, un raptus. se questo accade è anche perché chi poteva farlo non ha mai sollevato con vitore il tema al livello più alto, quello istituzionale. Facciamolo, finalmente".
L'ANTISEMITISMO E L'ASSOCIAZIONE A DELINQUERE VIA WEB
Gli attacchi Laura Boldrini sono aumentati dopo la sua visita alla comunità ebraica, il 12 aprile scorso. In quell'occasione, incontrando i dirigenti della comunità, ha parlato della necessità di "ripristinare il rigore della legge Mancino" a proposito dell'incitamento al razzismo e all'odio razziale su web. È infatti dell'8 aprile la sentenza di condanna dei quattro gestori di Stormfront, sito web neonazista, condannati per antisemitismo. È la prima sentenza che riconosce un'associazione a delinquere via web: a quella si richiamava Boldrini nel suo discorso alla comunità. Da quel giorno è partita la valanga. Il sito "Tutti i crimini degli immigrati" associa il volto del presidente della Camera alle notizie di reati commessi da cittadini stranieri. "Resistenza Nazionale", "Fronte Nazionale", "MultiKulti" e altri indirizzi web diffondono. Poi i fotomontaggi, e le minacce.
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