CARCERI, RADICALI: A FOGGIA SOVRAFFOLLAMENTO E DIRITTI VIOLATI. IN CELLA ANCHE UNA BIMBA DI 10 GIORNI
Una situazione gravissima e reiterata. E’ quella denunciata dai Rdaicali dell’associazione Mariateresa Di Lascia che tracciano un bilancio delle condizioni inumane in cui è ancora il carcere di Foggia,
visitato il 24 dicembre scorso assieme al consigliere
regionale Giandiego Gatta e il rappresentante dell’Osapp, Carlo
Colangelo.
“Gesù bambino quest’anno è una bimba di 10 giorni che si trova nella sezione femminile del carcere di Foggia con la sua mamma,
detenuta in attesa di giudizio incensurata. In una struttura con i
riscaldamenti accesi solo per un’ora al giorno, senza nemmeno il bue e
l’asinello. Lontano da tutto, nel silenzio e nell’indifferenza mentre
tutti festeggiano il Natale” spiegano i Radicali, che denunciano nella
struttura la stessa situazione già segnalata lo scorso marzo, quando in
una precedente visita si erano delineate le linee di disagio sulle quali
era assolutamente prioritario agire.
E’ la segretaria dell’associazione Elisabetta Tomaiuolo
a spiegare le condizioni in cui versa il penitenziario in via delle
Casermette: ”La situazione riscontrata non è molto diversa da quella
della precedente visita di marzo 201. Stesso sovraffollamento: capienza
del carcere 450 posti, detenuti presenti 680; stessa carenza di
personale: 312 agenti previsti dall’organico, 294 agenti effettivi”.
Ad acuire il problema del
sovraffollamento anche un altro fattore: il carcere di foggia è uno dei
pochi penitenziari che sulla carta, ospita un nido; per questo è stata
trasferita in questa struttura una mamma che ha dato alla luce una
bambina da appena dieci giorni. Eppure la situazione è gravissima: “Ma
possiamo definire una stanza con una culla malconcia, priva di qualsiasi
suppellettile e genere di conforto riscaldata da una stufetta, una
struttura nido? Quale società civile permetterebbe ad un’innocente di 10
giorni di vivere in queste condizioni?” denuncia ancora la Segretaria
radicale.
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