01 gennaio 2013

LA TRATTA DELLE ADOLESCENTI STUPRATE




Gran Bretagna, la tratta delle adolescenti stuprate 

Prelevate dalle case di accoglienza e violentate sistematicamente negli ultimi cinque anni. Quello che è emerso dal processo, tenutosi a Liverpool, Inghilterra, con la condanna di nove uomini di origine pachistana, ha davvero dell’incredibile. Centinaia di ragazzine adolescenti, 613 per la precisione, sono state stuprate, usate per fare sesso da un gruppo di uomini per anni. Lo rivela il Times parlando della condanna emessa dalla Corte a danno di un gruppo di uomini, accusati di violenze sessuali. Le ragazze venivano “prelevate” dalle case di accoglienza per minori e stuprate: due di loro sono morte. Le autorità però avevano sempre ignorato le denunce
La vicenda ha dell’incredibile anche perché, oltre agli orrendi crimini commessi dal gruppo di uomini, il processo ha dimostrato come molti casi si sarebbero potuti evitare se si fossero seguite a suo tempo le indagini.
Secondo il Times le case di accoglienza per minori, che ospitano 1800 ragazze in difficoltà, hanno registrato negli ultimi cinque anni 631 casi di adolescenti tra i 12 e i 16 anni “usate” per fare sesso: 187 sono avvenuti solo negli ultimi dieci mesi.
Il quotidiano riporta anche la notizia della morte di due ragazzine provenienti dai centri di Manchester e Rochdale, decedute a seguito degli abusi sessuali.
Le vittime venivano prelevate dai centri, poi drogate o fatte ubriacare e portate in giro tra appartamenti locali e pub, con la complicità di tassisti del gruppo, a Greater Manchester, Lancashire e West Yorkshire, nel nord del paese. Infine venivano violentate sistematicamente.
Ragazzine innocenti, anche di 12 anni e tutte poco più che adolescenti, in mano a una banda di orchi che sfruttavano la loro condizione di solitudine e abbandono.
Le vittime erano tutte ospiti di case di accoglienza, quindi non avevano una famiglia in grado di proteggerle: un abuso, se è possibile, ancora più terribile, portato avanti senza nessun ritegno da un gruppo di uomini che vedeva in loro solo corpi da “usare”.
Ad aggravare il tutto anche il “ritardo” delle autorità: le prime denunce risalgono al 2008, ma all’epoca nessuno le prese sul serio.
Tutto poteva essere fermato prima, risparmiando le sofferenze a molte ragazze, se pensiamo che 187 casi sono avvenuti negli ultimi dieci mesi.
Se le autorità avessero dato seguito a una denuncia di un responsabile dei servizi di assistenza sociale che nel 2008 parlò di “evidenti prove di sfruttamento sessuale organizzato nelle case di accoglienza per ragazze minori“, qualcuna si sarebbe potuta salvare.
A ciò si aggiunse la testimonianza di una 15enne che denunciò di essere stata violentata da decine di uomini, ma che fu ritenuta poco attendibile dalla polizia.
Ora il processo è giunto alla conclusione: nel corso del procedimento la polizia ha interrogato 56 uomini, arrestandone 26.
La Corte di Liverpool ha poi condannato nove uomini, tra i 22 e i 59 anni, per le violenze: otto sono cittadini britannici di origine pachistana, uno è un richiedente asilo afgano.
La polizia di Manchester, la Procedimento e i servizi sociali si sono anche scusati pubblicamente per i loro errori che hanno lasciato nelle mani di stupratori delle ragazzine indifese. Un po’ troppo tardi per le vittime.
                                                              

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