28 gennaio 2013

NIENTE CINEMA PER 4 RAGAZZI DISABILI




Mancano posti in sala, niente cinema per 4 ragazzi disabili. Fish Veneto: "Non è la prima volta" 


Volevano andare a vedere il film "Lo Hobbit", ma sono rimasti a bocca asciutta perché non c'erano abbastanza posti in sala. Non per un tutto esaurito, ma perché non c'era spazio per quattro carrozzine. Il racconto dei protagonisti e il commento della Fish regionale

  

VENEZIA - Volevano andare a vedere il film "Lo Hobbit", ma sono rimasti a bocca asciutta perché non c'erano abbastanza posti in sala. Non per un tutto esaurito, ma perché non c'era spazio per quattro carrozzine. È successo a quattro amici disabili che, pensando di andare a vedere un film al cinema, sono rimasti a bocca asciutta. L'episodio, avvenuto giovedì scorso all'Ucinema di Marcon, è stato riportato dalla Nuova di Venezia e Mestre.
"Io e mio fratello Fabio avevamo organizzato di andare al cinema con altri due amici - racconta Luca Toniolo - e quando siamo andati a prendere i biglietti ci han detto che il film era in una sala che disponeva  solo di due posti per disabili". I ragazzi hanno quindi chiesto se potevamo accedere ugualmente in sala, collocando le carrozzine in modo da non dare intralcio, ma è stato loro risposto che per le norme di sicurezza non si poteva fare. "Hanno anche chiamato il responsabile che ha confermato il regolamento - aggiunge Luca -, dicendo che se fossimo entrati tutti avrebbero potuto avere dei problemi e perfino chiudere il cinema. Quindi ci hanno proposto di andare a vedere un altro film nella sala grande, che aveva quattro posti, ma non era la stessa cosa". Per Luca è la prima volta che si presenta un problema per l'accesso al cinema: "Di solito io e mio fratello andiamo sempre in coppia e non è mai successo niente - spiega -. Un'altra volta siamo andati in quattro, ma la sala era quella grande e quindi è andato tutto liscio. In un altro cinema ci siamo posizionati lungo la passerella davanti ai sedili finché c'era posto e non ci sono stati problemi".
Non vuole colpevolizzare nessuno, ma la Fish Veneto non è nemmeno stupita dell'episodio: "Non è la prima volta. E non accade solo a Marcon, ma anche in altre sale, per varie ragioni - commenta Flavio Savoldi, dell'ufficio di presidenza della Federazione regionale -. Possiamo trovare mille episodi di questo tipo che giustamente vengono denunciati perché contribuiscono a evidenziare che problema di accessibilità è molto attuale e deve essere affrontato". Nello specifico, "le sale non sono ancora adeguate ad accogliere una popolazione che sempre più non è fatta di soli normodotati. Sono questioni molto delicate e non ci piace strumentalizzarle, ma per quel che riguarda l'accessibilità su tante cose siamo messi maluccio. L'accesso al cinema mette in evidenza la mancanza di attenzione e di sensibilità nel paese". Quello che servirebbe è un netto cambio di paradigma: "Nel momento in cui decido di aprire un esercizio commerciale o un esercizio pubblico, dovrei farlo con tutte le attenzioni del caso, sapendo che quello spazio dovrà essere utilizzato anche con persone con disabilità".                                                                        

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