20 gennaio 2013

RAPISCE UNA DONNA LA STUPRA E AGGIORNA IL PROFILO SU F.B




            

Usa: rapisce una donna e la stupra e aggiorna il profilo Facebook : poi la polizia lo uccide

Eric L. Ramsey commette una serie di reati ma pur inseguito dagli agenti non rinuncia a connettersi al social network

    MILANO – «Bene amici,Mi stanno per Sparare Pace». Gli amici del social network blu pensano che Eric L. Ramsey stia scherzando e, pur sapendo che non è certo un santo né un tipo tranquillo, non prendono sul serio la richiesta di aiuto. Eric aveva postato il commento alle 3.15 di una fredda mattinata sul proprio profilo. E circa un’ora dopo, alle 4.17, la profezia si avverava e la polizia gli spara
I FATTI – Ad approfondire i fatti di cronaca non stupisce poi più di tanto che lo scontro con la polizia si sia purtroppo concluso per Eric in modo sanguinoso. Come ricostruisce lo sceriffo della contea del Michigan, Leo Mioduszewski, in uu comunicato stampa giovedì 17 gennaio Ramsey rapisce e violenta una Studentessa della Central Michigan University  la quale per sua fortuna riesce a scappargli, saltando in corsa dall’auto del rapitore. Lo stupratore, a bordo della sua macchina, viene poi notato a notte fonda da una pattuglia della polizia che si avvicina per effettuare un controllo, ma che viene letteralmente investita dall’auto di Ramsey, che si dilegua nella notte. Si scatena a quel punto un inseguimento degno di Starsky e Hutch, che vede il criminale continuare la sua folle fuga. A quel punto gli uomini della polizia proseguono l’inseguimento a piedi, tra la neve, e dopo circa un miglio scorgono la macchina di Eric Ramsey abbandonata. Le impronte li conducono a una centrale di smaltimento dei rifiuti e i poliziotti notano la mancanza di un camion della spazzatura, che era stato appunto rubato dall’instancabile criminale. A quel punto si consuma l’atto finale della tragedia: di nuovo uno scontro, di nuovo veicoli delle forze dell’ordine distrutti nel tentativo di sottrarsi al destino che, forse per paura, induce Eric Ramsey a esagerare una volta per tutte. Finché un poliziotto non gli spara. Proprio come Eric aveva annunciato nel proprio epitaffio sul social network, senza che alcun amico gli abbia creduto o si sia allarmato veramente o forse, considerata l’ora, senza che nessuno abbia letto il disperato post in tempo.
ALWAYS ON - Sempre connessi dunque, all’insegna di una condizione perennemente always on: questo è il futuro degli esseri umani e lo dimostrano ormai anche i criminali, che riescono, non si sa bene in che modo, ad aggiornare i propri profili persino nel bel mezzo di rapine, sparatorie, inseguimenti. La storia di Eric L. Ramsey non è infatti la prima di questo genere e si era già creato un precedente. Nel 2011Jason Valdez sequestrava una donna e, dall’albergo dello Utah dove si era rifugiato, aggiornava tranquillamente e continuamente, prima di spararsi, il proprio status, seminando commenti come: «Ho preso un ostaggio carino eh?», oppure «Vi amo ragazzi e se non dovessi farcela mi ritroverete in un posto migliore di questo». Il post di Ramsey è rimasto online fino a venerdì mattina, mentre gli amici di Facebook commentavano: «Dai Eric, smettila di scherzare». 

fonte IL CORRIERE 
                                                        

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