CONSEGUENZE DELLA VIOLENZA SESSUALE SULLE VITTIME
Sui
minori
L’abuso sessuale infantile è
un evento fortemente
traumatico e stressante per la
vittima.
Si riconoscono due fasi
distinte:
1) fase acuta di disorganizzazione;
2) fase a lungo termine di riorganizzazione.
La sintomatologia presentata
dal bambino consiste
in sintomi fisici e sintomi
comportamentali.
Sintomi principali
Fase acuta.
Basso livello di autostima,
problemi nel rendimento
scolastico, timidezza estrema,
tendenza
all’isolamento, rabbia, fobie,
difficoltà
nell’apprendimento, problemi a
relazionarsi con il
prossimo, fughe da casa, ecc.
Fase a lungo termine.
Le vittime, diventate adulte,
soffrono spesso di ansia,
attacchi di panico,
aggressività, disturbi alimentari,
agorafobia e problemi sessuali
quali: difficoltà
erettive, eiaculazione
ritardata nell’uomo; frigidità,
promiscuità sessuale o paura
dell’intimità nella
donna.
Sulle
donne
Burgess e Holstrom hanno individuato l'esistenza,
nelle vittime di violenza
sessuale, di una sindrome
denominata “Rape Trauma Sindrome” (RTS), con la
quale la vittima sperimenta
una situazione di crisi, con
la conseguente manifestazione
di sintomi somatici,
psicologici e comportamentali.
Anche in questo caso, ci sono
due fasi:
1) fase acuta, immediatamente successiva alla
violenza;
2) fase a lungo termine, di riorganizzazione.
Sintomi principali
Fase acuta.
Forte paura, negazione di ciò che è accaduto, rabbia,
senso di colpa per non aver
evitato la violenza, male
alla testa, senso generale di
dolore, disturbi del
sonno, disturbi
gastro-intestinali, genito-urinari e
indebolimento generale del
corpo.
Fase a lungo termine.
Vere e proprie fobie, disgusto
per i rapporti sessuali,
disturbi dell’alimentazione
(anoressia, bulimia) e
disturbi del sonno (incubi,
insonnia, ecc.), paura di
stare sola o di uscire di
casa.
Tutti questi sintomi possono
portare la vittima a
modificare il proprio stile di vita.
Children Protection World
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