15 maggio 2013

LA MAMMA GLI SEQUESTRA IL VIDEOGIOCO LUI

La mamma gli sequestra il videogioco: lui tenta di stuprarla e la uccide 

Un terribile caso di cronaca nera arriva in queste ore da Mason City, e vede protagonista un ragazzino di soli 13 anni, il quale preso da un raptus di follia ha compiuto un gesto terribile nei confronti della madre.
Ma procediamo con ordine. Qualche giorno fa il ragazzino si presenta a casa e dice alla mamma di aver preso un ennsimo brutto voto a scuola, il che fa molto infuriare la donna, la quale decide di togliergli il suo videogioco preferito, “call of duty”.
Ma il ragazzino non ci sta e così preso da un raptus di follia, prima ha cercato di stuprarla, dopodichè l’ha uccisa. Dal giorno del delitto, ormai è passato un anno, e in questi giorni si sta svolgendo il processo per il baby-killer, che colpì la mamma con una pistola. In aula sono state ascoltate le registrazioni delle chiamare che il ragazzino fece al 911, subito dopo il delitto, in cui diceva: “Non sto scherzando affatto. Lei è morta. Ho paura. Ho ucciso la mia mamma con la mia calibro 22. Non so perché l’ho fatto”
“Vorrei solo che fosse un sogno così potrei svegliarmi e baciarla e abbracciarla”, disse poi il ragazzo, in evidente stato confusionale alle Forze dell’Ordine che si presentarono a casa per portarlo in prigione.
L’avvocato del ragazzino, sostiene che Noah soffra di disturbo esplosivo intermittente , una malattia mentale caratterizzata da ripetuti episodi di comportamento impulsivo, aggressivo o violento, che possono sfociare in esiti tragici.

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