17 maggio 2013

PROPOSTA INDECENTE ! PEDOFILIA E PRESUNZIONE DI INNOCENZA

Proposta indecente: pedofilia e presunzione di innocenza 

Veramente, non finisco mai di stupirmi. Uno pensa di averle sentite tutte, e poi si imbatte in notizie come quella di cui voglio parlarvi, e resta basito. Dunque una signora inglese, noto avvocato che ha lavorato molto nel campo dei diritti umani, quindi tutt’altro che una sprovveduta, in un articolo sulla rivista Spiked propone di “abbassare l’età minima per avere rapporti sessuali consenzienti a 13 anni. Ora, prima di commentare, dobbiamo fare qualche riflessione, e dobbiamo anche vedere in che modo i legislatori di vari paesi hanno affrontato la questione. Qui, ad esempio,  ci si chiede se può esistere, universalmente riconosciuta come “giusta”, un’età per il primo rapporto sessuale. La questione che si pone ha due livelli: uno etico-morale, e non ha ovviamente una risposta univoca, dipendendo da fattori ambientali e culturali, e un altro conseguente, legale, che dipende dalla legge che ogni singolo Stato adotta. Pur portando, le considerazioni etico-morali, a conclusioni spesso diversissime tra loro, quelle legali, invece, hanno in linea di massima un denominatore comune che è quello di cercare di indirizzarsi al modo migliore per difendere il minore dagli abusi.
Soffermandoci pertanto su questo aspetto legale, e confrontando le età del consenso stabilite nei vari paesi, non ci scandalizziamo più di tanto per la proposta dell’avvocato Barbara Hewson.
Infatti se in Sudafrica si è data via libera al sesso tra minori di età compresa tra i 12 e i 16 anni, in Giappone la soglia è di 13, in Cina, Italia  e Ungheria 14, in Argentina e in Francia 15, 16 in Gran Bretagna, 12 anni per le ‘donne’ e 14 per i ‘maschi’ in Perù e in Colombia; la questione principale è però che lo spirito della legge è quello di proteggere chi è evidentemente privo di difese, di esperienza, ed è potenzialmente molto sensibile ed esposto a traumi, mentre la cosa che stupisce nella proposta della signora non è tanto il limite dell’età dei minori che si vuole abbassare, quanto la motivazione presentata, che suona più o meno come “per mettere fine a questa persecuzione degli uomini anziani“.
Ma chi si protegge qui, gli anziani? E i minori? Fiumi di libri di psicologia bruciati in un attimo per motivazioni pratico-giuridiche; anni di protezioni e sforzi educativi da parte dei genitori, che vogliono una sana e serena crescita (anche) sessuale, dei propri figli, vanificate per proteggere un abuso di pochi, mascherandolo di modernità. Sembra, inoltre, che l’avvocato definisca il comportamento dei pedofili come delle “cattive abitudini, malacondotta di basso livello che nulla a che fare con i veri crimini: certo, se si citano i casi terribili di stupri con successivo omicidio efferato la cosa appare ben diversa, ma questo non deve portare a minimizzare il danno perpetrato nei confronti dei minori, danno che spessissimo resta una ferita mai sanata nella psiche.
Quindi, con la logica della signora in questione, i pedofili sarebbero solo dei signori con una brutta abitudine, come fumare in bagno o giù di lì. Dei bricconcelli, insomma. Io spero solo che ci sia un equivoco, e che il messaggio vero proposto dalla Hewson non sia ciò che appare; in effetti, leggendo l’articolo, si vede la sua, anche comprensibile, preoccupazione per una certa deriva da “caccia alle streghe” attualmente in atto nella società britannica. Ma io mi fermo qui, non aggiungo altro, e vi risparmio i miei commenti; a farli ci hanno già pensato migliaia di lettori con messaggi di sdegno e di insulti anche se non ce ne sarebbe stato bisogno: direi che la signora si definisce da sé.
Ma ce li avrà poi i figli questa “signora”?

1 commento:

  1. Se uno si va a leggere l'articolo che la signora ha scritto, se ne comprende la logica .
    Come osserva lei, sul caso Saville che imperversa da mesi in Inghilterra, ci sono più teorie che fatti, e non potrebbe essere altrimenti, visto che si tratta di vicende che risalgono a trent'anni fa . La signora voleva mettere l'accento sul fatto, che spesso i rapporti di polizia e le stesse sentenze dei tribunali, contengono più argomentazioni di tipo etico e morale, che elementi solidi sui quali discutere per poi legiferare . Quindi se si vuol condannare il fenomeno pedofilia dal punto di vista etico, a questo punto bisogna tener conto dell'epoca odierna, in cui molti ragazzi, almeno in Inghilterra, hanno rapporti sessuali all'età di tredici anni, se non prima .

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