26 febbraio 2013

INSULTI AI RAGAZZI DISABILI : INDAGATA DIRIGENTE PER OMISSIONE DENUNCIA


Il centro comunale di via Appennini - Milano

«Insulti ai ragazzi disabili» Indagata la dirigente dei Servizi Sociali che non ha fatto denuncia

 

L'inchiesta La Procura di Milano ha aperto l'indagine dopo la causa civile che ha coinvolto gli operatori della struttura

 

Una dirigente dei servizi sociali del Comune è indagata in relazione a presunti maltrattamenti avvenuti all'interno di un centro diurno per ragazzi disabili. I fatti risalgono al 2009-2010 e sono emersi in via indiretta: durante una causa civile per una controversia all'interno della struttura, che si trova in via Appennini a Milano, alcune delle persone coinvolte hanno parlato di vessazioni ai danni di alcuni ospiti. A quel punto la notizia di reato è stata trasmessa alla Procura, che ha aperto un'inchiesta ora affidata al pubblico ministero Gianluca Prisco. La dirigente comunale è stata indagata e comparirà di fronte ai magistrati in questi giorni per un'ipotesi di "omessa denuncia e mancato controllo". Bisogna precisare che, per quanto è emerso fino a questo punto, non si parla di violenze fisiche, né a sfondo sessuale. I maltrattamenti si configurerebbero piuttosto come insulti o comportamenti che avrebbero creato un disagio psicologico ad alcuni ragazzi, fatto comunque grave visto che si tratta di adolescenti con disabilità. Tutti gli operatori che all'epoca dei fatti lavoravano in via Appennini a Milano. hanno via via lasciato la struttura o sono stati trasferiti, anche in relazione alle tensioni che si erano create tra operatori e dirigenti e che sono poi sfociate nella causa civile. Un altro elemento emerso dai primi atti dell'inchiesta è che nessuna delle famiglie dei ragazzi coinvolti ha mai segnalato vicende di violenza o maltrattamenti all'Autorità Giudiziaria o a Palazzo Marino (né a questa amministrazione, né alla precedente, in carica all'epoca dei fatti). L'assessore ai Servizi sociali del Comune, Pierfrancesco Majorino, sta facendo approfondimenti per quanto rientra nelle sue competenze e spiega: «Abbiamo saputo la notizia in questi giorni. Confido in un'azione della magistratura che accerti al più presto i fatti, nell'interesse di tutti»
 Fonte Corriere della Sera 

 

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