24 febbraio 2013

MAHONY SI DIFENDE SARO' AL CONCLAVE

Mahony si difende: «Accuse false,
sarò al Conclave»

Sul proprio blog, il prelato accusato di aver nascosto 129 casi di pedofilia annuncia: andrò a eleggere il migliore


ROMA «Please stay home!». Per favore resti a casa, è l’invito sdegnato che arriva dalla rete. Il cardinale accusato di aver coperto i preti pedofili scatena la rivolta dei cattolici, mette in imbarazzo la Chiesa e rischia di gettare un’ombra sul conclave. Roger Mahony, arcivescovo di Los Angeles fino al 2011, si difende sul suo blog: «Accuse false». Lui sarà a Roma, a meno di inattesi ripensamenti, insieme agli altri, a eleggere «il migliore Papa per la Chiesa di oggi e di domani», come aveva twittato chiedendo le «necessarie preghiere» dei fedeli. «Mahony fuori dal conclave», è la petizione lanciata dai Catholic United che ha raccolto 3.800 firme.
LA TESTIMONIANZA
Il caso è arrivato dagli Stati Uniti in Italia con il sondaggio di Famiglia Cristiana che ha raccolto una valanga di no. Lontano da Roma e dai cardinali chiamati ad eleggere il nuovo Papa anche se non c’è alcuna norma che consenta l’esclusione. Eppure Roger Mahony è stato «punito» e sollevatoda tutti gli incarichi pubblici dal suo successore monsignor José Gomez che lo ha riconosciuto responsabile di aver coperto 129 casi di abusi su minori.

Prima di volare in Italia il cardinale sabato prossimo dovrà presentarsi in tribunale, alla Corte superiore della contea di Los Angeles, per deporre sotto giuramento sul caso di un prete messicano Padre Nicolas Aguilar Rivera che nel 1987, in visita alla diocesi di Los Angeles, abusò di 26 bambini. «Molti dei miei clienti sono preoccupati del fatto che Mahony possa influenzare il futuro della Chiesa partecipando alla scelta del Papa», commenta l'avvocato Anthony De Marco che rappresenta circa 400 vittime di molestie dei preti pedofili nell'arcidiocesi di Los Angeles.

LA DIFESA
«Non aprire la bocca per respingere la accuse va contro la nostra natura», scrive il cardinale dello scandalo. «Ma restare in silenzio seguendo l’esempio di Gesù lascia ogni accusa nelle mani del nostro Dio misericordioso, non in quelle di altri esseri umani con varie agende». Ma sono stati i tweet postati nei giorni successi la decisione di Benedetto XVI a suscitare l’ira del web. «Sto pianificando per essere a Roma e votare per il nuovo Papa». E ancora: «Che grande momento di grazia per la Chiesa cattolica!» . Per favore resti a casa, è l’urlo che arriva dalla rete. Anche da Roma inviti in tal senso. «Se la sua presenza crea difficoltà o imbarazzi credo che potrebbe essere opportuno rinunciare, ma la decisione spetta solo alla persona e alla coscienza», è il parere di monsignor Gianfranco Girotti, ex reggente della penitenzieria cattolica. 
Fonte IL Messaggero

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