TIPOLOGIA DEGLI STUPRATORI
COME RICONOSCERLI
1) Stupratore per
“compensazione”.
È
il meno violento e aggressivo. Generalmente, è un soggetto scarsamente dotato
di competenze sociali, con un senso di autostima estremamente basso e prova
sentimenti di inadeguatezza.
2) Stupratore per
“rabbia”.
Lo
scopo principale di questo soggetto è “far male alle donne” e, nelle sue
fantasie, vorrebbe violentare tutte le donne del mondo per far pagare a tutto
il genere femminile le ingiustizie, vere o presunte, che crede di aver ricevuto
dalle donne della sua vita. È un aggressore piuttosto violento e socialmente
competente.
3) Stupratore per
“potere”.
Per
questo tipo di soggetto, lo stupro rappresenta uno degli strumenti migliori per
manifestare la propria virilità e il dominio su di un’altra persona. È un
individuo che prova un senso di superiorità molto forte semplicemente perché è
un uomo e stupra perché è convinto che si tratti di un diritto connaturato
all’uomo nei confronti delle donne.
Lo stupro non è soltanto un atto sessuale,
ma è un’azione impulsiva predatoria. Il livello di aggressività molto alto
impiegato nell’approccio alla vittima ha lo scopo di garantirsi la completa
sottomissione della vittima. Il violentatore è completamente indifferente al
benessere della donna che ha attaccato: lei è ai suoi ordini e deve fare tutto
quello che lui desidera.
4) Stupratore per
“sadismo”.
Si tratta del soggetto più
pericoloso e il suo obiettivo principale è di esprimere nella realtà le sue
fantasie aggressive e sessuali. Desidera infliggere dolore fisico e psicologico
alla sua vittima. Un elevato numero di questi stupratori rientrano in una
diagnosi di «disturbo antisociale di personalità» e sono abbastanza aggressivi
anche durante le normali attività quotidiane, soprattutto se vengono criticati
oppure se loro richieste di soddisfazione personale sono posticipate.
Nella mente di questo stupratore,
esiste una connessione diretta fra aggressione e gratificazione sessuale,
perché la violenza ha acquisito un significato erotico.
STUPRATORE
PER “COMPENSAZIONE”
(Holmes e Holmes, 1996)
Profilo
psicologico.
- Il
background familiare di questi soggetti è molto variabile, ma Knight e Prentky
(1987) evidenziano come la schiacciante maggioranza (88%) provenga da famiglie
nelle quali sono presenti entrambi i genitori. Molti soggetti hanno problemi
scolastici, anche se non particolarmente rilevanti, e raggiungono un livello
d’istruzione medio.
- Spesso,
non è fidanzato né sposato e vive con i genitori.
- Non
ha un fisico atletico, è tranquillo e il carattere tende alla passività.
- Ha
pochissimi amici e non ha partner sessuali e, in molti casi, è dominato da una
madre aggressiva che mostra un atteggiamento seduttivo nei suoi riguardi.
- Trascorre
buona parte del suo tempo nelle librerie per adulti del suo quartiere.
- A
causa del suo modesto titolo di studio, generalmente svolge qualche lavoro
umile, ma è considerato un lavoratore affidabile.
- Mostra
una molteplicità di deviazioni sessuali e può essere dedito al travestitismo,
comportamento sessuale promiscuo, esibizionismo, voyeurismo, feticismo e
masturbazione compulsiva.
Modalità esecutive dello stupro.
- Lo
scopo principale è quello di aumentare la propria autostima attraverso l’atto
sessuale. Si percepisce come un perdente e il fatto di dominare un altro essere
umano, anche se solo per poco tempo, gli crea l’illusione di sentirsi
importante.
- Utilizza
solo la forza strettamente necessaria per sottomettere la vittima, ma la
violenza può aumentare durante la prosecuzione dello stupro.
- Se
ha bisogno di un’arma, la sceglie dalla casa della vittima e, da essa, può
portare via anche dei “trofei”.
- Il
comportamento durante lo stupro è l’espressione delle sue fantasie sessuali.
- È
preoccupato del benessere fisico della vittima e non le fa male
intenzionalmente. Durante l’atto, si autoconvince che la vittima si diverta ad
essere stuprata.
- Può
chiedere alla donna di “parlare sporco” e insultarlo, mentre lui tende a non
pronunciare oscenità quando si rivolge a lei.
- Chiede
gentilmente alla vittima di spogliarsi e sta attento a denudare solo le parti
del corpo necessarie per commettere l’azione.
- Tende
a scegliere vittime della sua stessa età, razza, e che vivono nel suo stesso
quartiere o vicino al luogo di lavoro, posti che conosce bene anche perché si
sposta a piedi.
- Di
solito, commette gli stupri di notte, in un orario compreso fra la mezzanotte e
le 5 del mattino.
- Il
periodo di intervallo fra uno stupro e l’altro è, in media, 7-15 giorni.
- Può
contattare la vittima in un secondo momento per assicurarsi del suo stato di
salute ed è talmente convinto che la donna si sia divertita a essere violentata
da prometterle anche di ritornare a trovarla.
-
Spesso, il soggetto soffre di qualche disfunzione sessuale, la più comune è
l’impotenza.
-
Scrive un diario nel quale riporta i nomi delle vittime e una descrizione degli
stupri.
- Come
la maggior parte degli stupratori, continuerà ad agire finché non viene
fermato.
Strategia
di colloquio.
- Non
esiste una strategia preferenziale per interrogare un soggetto del genere, ma
l’intervistatore deve sempre tenere presente che il soggetto cerca di risolvere
i suoi problemi personali di stima attraverso lo stupro e non vuole fare del
male agli altri.
- L’intervistatore
deve appellarsi al senso di mascolinità del soggetto.
-
L’intervistatore deve precisare subito che nessuna delle vittime ha sofferto
traumi particolarmente grave e che la polizia sa che lui non voleva fare male a
nessuno.
-
Questo tipo di stupratore ha bisogno di essere compreso e non condannato, per
cui un’altra possibile strategia di successo prevede che l’intervistatore
empatizzi con il soggetto, assumendo il ruolo di una specie di “padre
confessore”.
STUPRATORE
PER “RABBIA”
(Holmes e Holmes, 1996)
Profilo
psicologico.
- La situazione familiare del soggetto è piuttosto
problematica. Più della metà degli uomini di questa categoria (56%) hanno
subito abusi fisici durante l’infanzia da uno o da entrambi i genitori. Circa
l’80% proviene da famiglie in cui i genitori hanno divorziato. Nel 20% dei
casi, il futuro stupratore è stato un bambino adottato e il 53% ha trascorso
diversi anni in case di estranei.
-
Circa l’80% è stato cresciuto da un genitore singolo di sesso femminile o,
comunque, da un’altra figura femminile di riferimento. A causa delle esperienze
relazionali con queste figure di riferimento, il soggetto ha sviluppato
sentimenti negativi e di ostilità verso tutte le donne in generale.
- La
percezione di sé di questo individuo è molto importante: si considera muscoloso
e un concentrato di virilità e, spesso, si dedica ad attività sportive che
implicano un contatto fisico diretto o a occupazioni lavorative centrate
sull’azione (ad esempio, il poliziotto o il pilota d’auto).
- Può
essere sposato e, come la maggior parte degli stupratori, non è aggressivo
verso la compagna.
- Per
rafforzare la sua immagine di “macho”, spesso intrattiene diversi rapporti
extraconiugali.
- Ha
un temperamento violento e incline a passare all’azione. Prova un impulso
incontrollabile di violentare le donne e, generalmente, gli stupri sono
commessi dopo delle discussioni con la propria compagna, la madre oppure
qualche altra donna che rivesta un ruolo significativo nella sua vita. L’evento
scatenante fa uscire la sua rabbia e questa si trasforma immediatamente in
impulso ad agire.
Modalità
esecutive dello stupro.
-
Tendenza a commettere i crimini vicino la propria abitazione.
- Gli
attacchi sono improvvisi e mostrano poche tracce di pianificazione.
- Per
questo tipo di soggetto, lo stupro non ha una valenza prettamente sessuale, ma
è principalmente una manifestazione di rabbia. Lo scopo primario durante
l’aggressione è quello di “far male” alla donna.
-
L’aggressione nei confronti della donna parte da un minimo di ingiurie verbali,
passa attraverso l’aggressione fisica e può arrivare anche all’omicidio,
dipende dalla quantità di rabbia che il soggetto deve far esplodere.
- Di
solito, lo stupratore cerca di umiliare e degradare la vittima in ogni modo
possibile ed è frequente che strappi i vestiti alla donna, colpendola anche con
pugni e calci.
- Lo
stupratore di questa categoria ha effettuato, nella sua mente, una connessione
diretta fra la gratificazione sessuale e la modalità di esprimere la sua
rabbia.
- Una
volta che il soggetto è sicuro di poter disporre della vittima a suo
piacimento, la degradazione presenta un duplice scopo: per incrementare la sua
eccitazione sessuale e per instillare il terrore nella vittima.
- Lo
stupratore sente il bisogno di manifestare la sua rabbia con una moltitudine di
comportamenti. Ad esempio, può stuprare la vittima analmente e poi costringerla
a praticare un rapporto orale subito dopo; alla fine del sesso orale, può
decidere di eiaculare sulla sua faccia come ulteriore segno di umiliazione.
-
Cerca donne della sua razza e della sua età oppure un po’ più grandi.
-
Caccia le vittime vicino casa sua spostandosi in automobile.
-
Dopo lo stupro, non cerca più di contattare la stessa vittima in alcun modo.
- Fra
ogni stupro, ci sono periodi di intervallo piuttosto lunghi, anche 6 mesi o un
anno.
Strategie
di colloquio.
-
Tenendo ben presente il profondo odio per le donne nutrito da questo soggetto,
l’intervistatore dovrebbe assolutamente essere di sesso maschile. Lo stupratore
è convinto che tutte le donne siano sue nemiche e lo abbiano trattato
ingiustamente, quindi si rifiuterà di collaborare se una donna gli fa delle
domande.
- Il
colloquio dev’essere condotto in maniera estremamente professionale e come se fosse
una riunione d’affari.
- Una
strategia utile potrebbe essere quella di approcciare inizialmente il soggetto
con una coppia di intervistatori, un uomo e una donna. Appena lo stupratore
mostra segni di insofferenza e ostilità verso la donna, l’uomo può suggerire
alla sua collega di andarsene dalla stanza e lasciarli da soli. Questo
spostamento simbolico può convincere il soggetto che l’intervistatore maschio è
il più esperto e dotato di maggior potere dei due e ciò potrebbe influenzare la
sua decisione se collaborare o meno.
-
Un’altra possibilità è che, dopo che la donna si sia allontanata,
l‘intervistatore maschio si metta a parlare in termini dispregiativi della sua
collega per facilitare la familiarizzazione con il delinquente.
STUPRATORE
PER “POTERE”
(Holmes e Holmes, 1996)
Profilo
psicologico.
- Circa
il 70% di questi soggetti è stato allevato in famiglie monoparentali e un terzo
di essi ha trascorso svariati anni in case adottive.
-
Circa il 75% ha subito abusi fisici di varia natura durante l’infanzia.
- Da
adulto, molteplici problemi domestici e può aver avuto più di un matrimonio
infelice.
- È
un narcisista, tremendamente attento alla sua immagine e, spesso, indossa
vestiti appariscenti.
-
Frequenta regolarmente i locali per singoli e sembra sempre alla caccia di
qualche donna. Parla a voce alta e ha un comportamento chiassoso, alla ricerca
continua di confermare la sua immagine da “macho”.
-
Spesso, guida una macchina sportiva e vistosa per dare un’immagine “di
successo”.
-
Spesso, è impegnato in una professione tipicamente mascolina, come il
poliziotto o nell’industria edilizia.
- Può
indossare un’uniforme di qualche tipo per rafforzare la sua percezione di
“maschio virile”.
Modalità
esecutive dello stupro.
-
Cattura la sua preda specialmente nei locali per singoli, dove trova sempre
un’ampia scelta di materiale femminile disponibile.
-
L’attacco avviene con un mix di violenza fisica e verbale. Se trova resistenza,
cerca di sopraffare con un eccesso di violenza la vittima per costringerla a
ubbidire ai suoi ordini.
-
Taglia o strappa i vestiti della donna e può violentare una stessa vittima in
diverse occasioni.
- Sceglie
vittime prevalentemente della sua stessa età.
-
Stupra la donna vaginalmente, poi, spesso, la sodomizza e la obbliga a
praticargli un rapporto orale.
- Può
soffrire di eiaculazione ritardata, così costringe la donna al sesso orale
finché non è eccitatissimo e solo allora la stupra.
- Per
questo tipo di soggetto, il sesso ha la funzione di un atto predatorio e
impulsivo.
-
Tende a commettere gli stupri con un intervallo di 20-25 giorni.
- La
motivazione primaria non è il sesso, ma il bisogno di esercitare il potere
“andando a caccia”.
-
Spesso, ha una relazione con una donna che dura da molto tempo.
-
Sente il bisogno di violentare e la sua aggressione ha lo scopo di obbligare la
donna ad avere un atteggiamento collaborativi.
- Il
livello di violenza impiegato tende ad aumentare nel tempo, così come si
ripetono gli stupri.
-
Porta con sé un’arma per minacciare la donna, abitudine che dimostra
pianificazione.
- Non
nasconde la propria identità, infatti non indossa maschere e non agisce solo di
notte. Si sente sicuro di terrorizzare a tal punto la sua vittima da non farla
parlare e non ha nessuna intenzione di rivederla una seconda volta, a meno che
non capisca di trovarsi di fronte una donna particolarmente sottomessa.
- Non
prova alcun tipo di rimorso dopo lo stupro, non colleziona “trofei” e non
scrive diari.
-
Generalmente, sceglie in modo razionale di violentare donne della sua stessa
razza.
Strategia
di colloquio.
- Ha
uno scarso controllo sui propri impulsi e deve essere considerato vicino a una
valutazione clinica di disturbo di personalità. La diagnosi più frequente è
“sociopatia” o “psicopatia”.
- Non
gli piace rispondere alle domande di un poliziotto che non dimostri la perfetta
padronanza del caso. Le supposizioni o il tentativo di tirare a indovinare, con
questo soggetto, sono del tutto controproducenti. L’investigatore deve
conoscere alla perfezione tutti i dettagli del caso ed essere sicuro del
coinvolgimento del soggetto perché quest’ultimo ama le “sfide mentali”.
-
L’approccio migliore per l’intervistatore è quello di mostrare subito tutti i
fatti e le prove in suo possesso, con un atteggiamento assolutamente
professionale. Se lo stupratore, per qualsiasi motivo, si convince di non avere
di fronte un autentico professionista, sfuma anche la più piccola speranza di
ottenere collaborazione.
STUPRATORE
PER “SADISMO”
(Holmes e Holmes, 1996)
Profilo
psicologico.
- Circa il
60% dei soggetti è cresciuto in una famiglia monoparentale.
- La maggior parte dei soggetti
ha subito ripetuti abusi fisici durante il periodo evolutivo e molti di essi
provengono da una famiglia in cui erano presenti diverse devianze sessuali (ad
esempio, il padre era uno stupratore a sua volta).
- Un numero elevato di
violentatori di questa categoria ha manifestato patologie della sfera sessuale
durante l’adolescenza (voyeurismo, sesso promiscuo, masturbazione compulsiva).
- Da adulto, il “sadico” è
sposato e viene generalmente considerato “un buon padre di famiglia”.
- Spesso, vive in una zona
residenziale tipicamente borghese dove avvengono pochi crimini, si dedica ad
attività per il miglioramento delle condizioni di vita nel quartiere, possiede
un’educazione superiore alla media e lavora in un ruolo impiegatizio.
- Questo tipo di stupratore
mostra una personalità compulsiva ed è sempre molto curato nell’abbigliamento
che indossa e nell’automobile che guida, tenuta costantemente in perfetta
efficienza.
- È intelligente e, nella
maggior parte dei casi, non ha precedenti penali.
- Riesce a farla franca per molto tempo con i reati
commessi, non si fa scoprire dalla polizia. Pianifica attentamente ogni azione
e non esce mai dai confini del piano prestabilito.
- La sua intelligenza, la conoscenza del lavoro di
polizia, la personalità antisociale e la cura mostrata nella pianificazione e
nell’esecuzione dei crimini lo rende un soggetto particolarmente difficile da
catturare.
Modalità esecutive dello stupro.
- C’è un significato espressivo molto forte in questo
tipo di stupro, vuole mandare un “messaggio”.
- La componente di aggressione nello stupro non è
semplicemente finalizzata al controllo: il suo obiettivo principale è causare
personalmente il livello di dolore più alto possibile alla vittima.
- Se questo stupratore non viene catturato in tempo,
prima o poi, inizierà a uccidere le sue vittime.
- Si sposta in macchina per dare la caccia alle
vittime.
- Mette molta cura nella scelta della vittima,
assicurandosi che non ci sia in giro nessuno nella fase della cattura che lo
possa vedere e prende tutte le precauzioni necessarie per controllare la zona
in cui deve operare. Non vuole essere scoperto e non vuole essere catturato:
gli piace molto quello che fa e vuole continuare a farlo più a lungo possibile.
- Non colpisce necessariamente vicino al luogo di abitazione
o di lavoro, anzi gli piace spostarsi. Comunque, la zone operativa deve essere
un posto che lui conosce bene e dove ha potuto fare dei sopralluoghi in
precedenza.
- Sia per controllare la vittima, ma soprattutto per
instillare un terrore assoluto, utilizza bavagli, nastro adesivo, manette e
altri attrezzi facenti parte del “kit del perfetto stupratore” per
immobilizzare la vittima e garantirsi la sua assoluta sottomissione. Può
mettere anche una benda sugli occhi della vittima, sempre allo scopo di accrescere
lo stato di paura.
- Prima di mettere in atto il comportamento, molto
spesso lo stupratore si diverte a descrivere alla vittima tutto quello che le
farà, dettaglio per dettaglio, insultandola pesantemente e usando un linguaggio
umiliante.
- È un crimine decisamente ritualistico. Ogni stupro
viene eseguito in modo tale che il soggetto riesca a sperimentare quelle
sensazioni che ha immaginato per tanto tempo nella sua fantasia e che sono
necessarie per la sua soddisfazione.
- Ha bisogno che anche la vittima gli dica certe parole
per aumentare la sua eccitazione.
- Spesso, costringe la donna al sesso orale prima dello
stupro vero e proprio.
- Può soffrire di eiaculazione ritardata.
- Più stupri commette, più diventa sofisticato
nell’esecuzione, imparando velocemente nuovi metodi per cacciare la vittima e,
se uccide, modi migliori per disporre il cadavere. In ogni caso, l’omicidio ha
un’importanza secondaria rispetto al bisogno di infliggere dolore.
- Può essere un consumatore abituale di droga e non sente
alcun tipo di rimorso per i crimini commessi. Continua finché non viene
catturato.
- È un percorso abbastanza comune che uno stupratore
seriale di questo genere possa diventare un assassino seriale.
Strategie per il colloquio.
- Non esiste una strategia d’elezione per rapportarsi a
questo soggetto. È necessario applicare una tecnica di interrogatorio
notevolmente variegata e pronta a captare i minimi segnali di cambiamento nel
suo comportamento.
- L’intervistatore deve essere a conoscenza di tutti i
minimi particolari del caso e della biografia accurata del soggetto. Lo
stupratore di questo tipo, se ha la percezione che l’investigatore che gli sta
di fronte non sia assolutamente competente e professionale, si rifiuterà di
collaborare.
- Ogni intervista di un soggetto “sadico” deve essere
condotta come fosse una riunione d’affari e avendo preventivamente controllato
tutti i particolari controversi del caso.
Children Protection World
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