“SIGNIFICATO MENTALE” DELLA VITTIMA NELLO STUPRO
(Canter, 2002)
Oggetto
L’aggressore
manca totalmente di empatia, di emozioni, assenti o quasi sono le relazioni
sociali. Può mostrare un comportamento bizzarro e tratta la vittima come un
oggetto che deve procurare piacere. Lega, imbavaglia e denuda la vittima,
utilizza armi per aumentare il livello di controllo.
Veicolo
La
vittima ha la funzione di farsi carico delle frustrazioni e del senso di
fallimento dell’aggressore. La rabbia verso se stesso e le vicissitudini che
hanno precipitato il soggetto in una situazione di desolazione, sono il tema
centrale della sua storia di vita. Egli si percepisce come l’eroe tragico di un
dramma infinito.
Le
aggressioni sessuali sono caratterizzate da rapporti orali attivi e passivi,
violenza verbale e conoscenza pregressa della vittima.
Persona
La
vittima è aggredita da un soggetto che crede, in maniera distorta, di avere con
lei qualche legame privilegiato: ad esempio, lo stupratore potrebbe, dopo
l’aggressione, mettere in guardia la vittima di prestare attenzione a qualche
malintenzionato.
L’aggressore
sollecita la donna a partecipare verbalmente e fisicamente al rapporto, fa
complimenti, formula domande di natura personale, non sessuale.
Altri
aggressori sono mossi dalla rabbia, dal desiderio di vendetta verso le donne,
credono che la violenza assicuri loro la sudditanza della vittima ponendola ai
loro piedi. Lo stupro può essere l’unico modo in cui questi soggetti possono
avere una relazione sessuale: spesso il soggetto ha stabilito in precedenza un
contatto con la vittima.
Children Protection World
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