09 febbraio 2013

“SIGNIFICATO MENTALE” DELLA VITTIMA NELLO STUPRO



“SIGNIFICATO MENTALE” DELLA VITTIMA NELLO STUPRO


(Canter, 2002)



Oggetto
L’aggressore manca totalmente di empatia, di emozioni, assenti o quasi sono le relazioni sociali. Può mostrare un comportamento bizzarro e tratta la vittima come un oggetto che deve procurare piacere. Lega, imbavaglia e denuda la vittima, utilizza armi per aumentare il livello di controllo.




Veicolo
La vittima ha la funzione di farsi carico delle frustrazioni e del senso di fallimento dell’aggressore. La rabbia verso se stesso e le vicissitudini che hanno precipitato il soggetto in una situazione di desolazione, sono il tema centrale della sua storia di vita. Egli si percepisce come l’eroe tragico di un dramma infinito.
Le aggressioni sessuali sono caratterizzate da rapporti orali attivi e passivi, violenza verbale e conoscenza pregressa della vittima.





Persona
La vittima è aggredita da un soggetto che crede, in maniera distorta, di avere con lei qualche legame privilegiato: ad esempio, lo stupratore potrebbe, dopo l’aggressione, mettere in guardia la vittima di prestare attenzione a qualche malintenzionato.
L’aggressore sollecita la donna a partecipare verbalmente e fisicamente al rapporto, fa complimenti, formula domande di natura personale, non sessuale.
Altri aggressori sono mossi dalla rabbia, dal desiderio di vendetta verso le donne, credono che la violenza assicuri loro la sudditanza della vittima ponendola ai loro piedi. Lo stupro può essere l’unico modo in cui questi soggetti possono avere una relazione sessuale: spesso il soggetto ha stabilito in precedenza un contatto con la vittima.

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