Abusò di disabile
Cassazione conferma la condanna
Ha abusato più volte di un disabile mentale: condanna definitiva per
violenza sessuale per un sessantunenne di Cannobio, a tre anni e mezzo
di reclusione. L’uomo è già in carcere da qualche giorno. La Cassazione
ha confermato la condanna inflittagli dalla Corte d’appello di Torino. I
fatti risalgono al 2004, la vittima è un vicino di casa, che all’epoca
aveva 41 anni. L’imputato aveva sempre sostenuto che il rapporto era
stato consenziente.
La denuncia era partita dagli assistenti sociali con
i quali la vittima si era confidata. Poi un colpo di scena: nel
settembre del 2011 una nuova denuncia con l’apertura di un secondo
processo sempre per violenza sessuale ai danni della stessa persona, che
si è concluso con una condanna in primo grado a 6 anni più interdizione
dai pubblici uffici per 5 anni e in perpetuo dagli esercizi di tutela e
curatela. Oltre alla condanna a un risarcimento di 30 mila euro alla
parte civile, rappresentata dall’avvocato Gabriele Pipicelli.
Il
difensore dell’uomo, l’avvocato Monica Rossi, ha già presentato ricorso
in Appello per il secondo processo. Per quanto riguarda la sentenza
della Cassazione, Rossi commenta che «La legge, così come si è
recentemente “evoluta”, riconosce anche alle persone disabili il diritto
alla sessualità, mentre un tempo ogni rapporto con disabili era
considerato reato. In questo caso si tratta di una persona che non è
incapace di intendere e volere, ma affetta da un lieve disagio e che non
è interdetta».
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