04 marzo 2013

TURISMO SESSUALE PER ADULTI E PER MOLTI BAMBINI


Turismo sessuale: l’estate indimenticabile. Per certi adulti. E per molti bambini




Un articolo così lo mettiamo sempre. Purtroppo.
Più o meno con le stesse parole e fotografie simili per l’orrore che portano con sé. Solo i dati cambiano. Quelli ogni anno sono superiori all’anno precedente. Poiché ci sono crimini che non conoscono battute d’arresto. Si nutrono del loro stesso male e per questo aumentano, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno.

 80mila italiani turisti sessuali.
Dopo un lungo processo, un italiano di 75 anni è stato condannato in Colombia a 15 anni di carcere per aver abusato di un 14enne, istigazione sessuale e pedopornografia. E' la prima sentenza di questo tipo in Colombia su uno straniero e non è un caso che venga eseguita proprio su un italiano. Il giornale mi ha chiesto di spiegare il perché.
Sono ottantamila gli italiani turisti del sesso, malati al punto da girare il mondo per trovare minorenni e soddisfare le loro perversioni. E’ un esercito, uno dei più nutriti al mondo: di popolazioni altrettanto dedite a questa pratica non è detto che ce ne siano molte.
Si tratta di fenomeni che avvengono all’estero, dunque il governo italiano può combatterli attraverso eventuali campagne informative come quelle organizzate in Kenya o in Brasile. Oppure attraverso iniziative mirate. Nel novembre del 2008 Michela Brambilla – oggi ministro del Turismo e allora sottosegretario – aveva denunciato questi «numeri che fanno paura» e organizzato un incontro tra Governo e operatori del settore uniti per un turismo responsabile per chiedere «a tutte le realtà della filiera turistica, di sottoscrivere un codice di ‘Certificazione Turismo Etico’.
Due anni dopo i numeri degli italiani amanti del turismo sessuale probabilmente sono aumentati ma il codice è salito alla ribalta delle cronache soltanto per essere diventato un suggerimento del governo inserito nel testo sulla pedofilia in discussione in Parlamento.
Dal primo luglio è anche entrata in vigore la Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione dei bambini contro lo sfruttamento e l'abuso e quindi per contrastare anche il turismo sessuale ma l’Italia è fra i Paesi che ha solo firmato il testo senza ratificarlo.
Nel frattempo, gli appassionati del sesso proibito crescono. Sono sempre più giovani – hanno appena 20-30 anni – si recano andare nei Paesi in via di sviluppo non per spirito di avventura o di conoscenza di nuove terre, ma per incontrare sessualmente un minorenne. Qualche anno fa, la loro età media era più elevata, avevano circa 30-40 anni.
Complessivamente, i minori vittime di sfruttamento sessuale nel mondo sono stimati in 2 milioni; un quarto vive in Asia. Sono i dati più aggiornati esistenti sulla materia e sono stati elaborati da 'Legale nel sociale', un'associazione di avvocati impegnati nel terzo settore.
Il fenomeno – è stato ricordato dall'associazione che ha fatto riferimento a dati dell'Unicef e dell'Ecpat (End child prostitution pornography and trafficking)- è in gran parte sommerso e i dati si riferiscono a stime, certamente calcolate per difetto. Il turismo sessuale è così diffuso e drammatico che non può essere considerato un fenomeno da far risalire alla pedofilia: infatti, tra i turisti sessuali solo il 3% è pedofilo.
Si parla di un giro d'affari da 250 miliardi l’anno; 10 milioni i bambini coinvolti, oltre 2 milioni sarebbero di aborti; 1.640.000 i tentativi di suicidio; 2.500.000 gli stupri; 300.000 nuovi casi di Hiv e 4.500.000 i bambini infettati da Papilloma virus.
Godere dell'attenzione di un minore costa mediamente 20 dollari. Ma in alcuni paesi, come il Brasile e le Filippine, le tariffe scendono addirittura a cinque dollari. In Thailandia, si arriva anche a 40 dollari mentre nella Repubblica Domenicana si spende al massimo 30 dollari. Cifre del tutto insignificanti per i paesi ricchi ma che rappresentano un'entrata preziosa e ambita nelle comunità povere e disagiate dei paesi in via di sviluppo.
Il turista del sesso proveniente dall'Europa occidentale, italiano compreso, predilige mete asiatiche e africane. Il paese dove si stima il maggior numero di bambini vittime è la Cina (600 mila) seguito da India (575 mila), Messico (370 mila), Thailandia (300 mila); Nepal (200 mila), Filippine (100 mila). Nello Sri-Lanka (30 mila), l'80% dei bambini coinvolti nello sfruttamento sessuale sono maschi

Oggi a distanza di tempo, credo che sia stata proprio la parola. Quel suo sminuire, ulteriormente, le prede paragonandole ad animaletti selvatici. Con cui giocherellare, dopo averli tolti dalle gabbie. Offensiva sì, ma forse pure coerente. Con la loro condizione di vita.
Già, perché le scimmiette di cui parlava erano delle bambine, anche di pochi anni d’età.
Che riuniva nel suo lettone per – direbbe lui – “giocare” per – diciamo noi – “stuprare!”.
Segnalammo la cosa ai carabinieri. Fummo minacciati e querelati (querela vinta, come tutte le poche prese) ma dopo una approfondita perquisizione la bestia fu arrestata. E si scoprì che le foto con le“scimmiette” andavano indietro nel tempo, anche fino a 15 anni prima.
15 anni di abusi a cadenza annuale. Certificati. 15 anni di violenze impunite. Di viaggi a caccia di bambine. Le prime abusate oggi forse non c’erano già più. O erano madri di altre bambine, altre prede.
Ma anche 15 anni di bevute al bar, per vantarsi.
Penso sempre a lui, quando penso ai turisti sessuali.
Lui morto di aids tre anni fa………
Per oggi non aggiungo altro di mio. Ricordo solo che la nostra legge ci permette di arrestare, in Italia, chi va a caccia di anime all’estero. Con un lungo dolorosissimo elenco di cifre.
I numeri del male. Che male appunto fanno se dietro ognuno di loro vediamo gli occhi di nostro figlio. Figlio la cui estate anche quest’anno sarà stata, per certi versi, indimenticabile.
Ah dimenticavo un'ultima cosa, ovvia, scontatta, ma importantissima: il turista sessuale, poi, è qua che torna….. 

È in crescita il turismo sessuale e sono ben 80mila gli italiani che ogni anno viaggiano per cacciare i minori (mente quegli arrestati si contano sulle dita di una mano). Cifre da capogiro, come quelle che investono le vittime (9milioni di bambine fatte prostituire! Un milione i ragazzini!) ed un giro d’affari di 250 miliardi di euro! Mentre il 93,3% degli abusi viene commesso negli hotel.
15 dollari, il prezzo medio di una bambina fata prostituire in Cambogia, 500 se è vergine, 5 euro il prezzo di un bimbo venduto alle stazioni di servizio delle autostrade della Repubblica Ceca, spesso dalle stesse madri..
I dati arrivano direttamente da Ecpat Italia e sono stati presentati dal presidente di Ecpat, l’avv. Marco Scarpati alcuni giorni fa al Bit di Milano, la fiera del turismo. Oggi, ha dichiarato Scarpati “i cacciatori si sono fatti più furbi. E colpiscono sempre più vicino”. Ed aggiunge: “il turista sessuale oramai sa in quali paesi la polizia fa più accertamenti, e applica un approccio ragionato. Evita gli hotel, magari prende casa, si ferma per mesi, “coltiva” le vittime e le famiglie, rientra in patria solo per il visto. Non più turista ma turnista del sesso.”
Scarpati dà altre cifre dell’orrore:
”300mila nuovi casi di hiv pediatrico all’anno. Tutti a causa degli abusi sessuali subiti. 4 milioni e mezzo di bambini infettati da Papilloma virus, 500mila di epatite C, in paesi dove spesso “un attacco di diarrea” o una banale influenza sono già letali! Ed ancora, 2 milioni di aborti, 1 milione e 640mila tentativi di suicidio. “Bisognerebbe saper moltiplicare per mille, centomila, un milione il viso dei propri figli, nipoti, fratellini, per comprendere la portata di queste cifre”.
Ed ogni giorno che passa “è un giorno di morte” per molti di loro.

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