Pedofilia, il ‘nonno-orco’ confessa al giudice le violenze
«Ho fatto quelle cose con le tre bambine»: in casa 200 filmati pedopornografici
Pedofilia, il ‘nonno-orco’ confessa al giudice le violenze.
«Ho fatto quelle cose con le tre bambine»: in casa 200 filmati pedopornografici.
L'uomo è indagato per produzione di materiale pedopornografico e per violenza sessuale su minori.
Pistoia, 4 marzo 2013 - HA RISPOSTO alle domande del giudice. Ha ammesso le proprie responsabilità. Che «quelle cose» le ha fatte, con le tre bambine, e che «quella mania» gli è venuta quando si è ritrovato le bimbe per casa. Che prima non ci aveva mai pensato. Questo, in sintesi, l’interrogatorio del commerciante montecatinese settantenne arrestato per pedofilia mercoledì mattina, dalla Squadra Mobile di Pistoia e dal Commissariato di Montecatini. Nel primo pomeriggio di ieri, assistito dal suo legale, l’avvocato Fabio Pizzo del foro di Pistoia, l’uomo (P.F.) ha sostenuto l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice Roberto Tredici.
La Procura ha chiesto la convalida dell’arresto e la custodia cautelare in carcere per il settantenne.
«Ho chiesto — ha spiegato l’avvocato Pizzo — la non convalida dell’arresto, non prevista perchè l’arresto riguarda soltanto la detenzione di materiale pedopornografico. E quindi l’attenuazione della misura con gli arresti domiciliari». Il giudice Tredici si è riservato la decisione.
Nell’abitazione del pensionato, indagato per produzione di materiale pedopornografico e per violenza sessuale su minori, sono stati rinvenuti circa duecento filmati a contenuto pedopornografico. Tra questi alcuni realizzati con le bimbe che lui e la sua seconda moglie avevano in affidamento da alcuni anni. I fatti, secondo l’accusa, si sarebbero protratti per almeno cinque anni, fin da quando le bambine erano molto piccole. Le bimbe, provenienti dai campi rom dell’area fiorentina, come emerge dalle immagini acquisite dagli inquirenti, con la collaborazione degli esperti del Compartimento di Polizia Postale di Firenze, erano state oggetto di atti sessuali che venivano anche filmati.
Per loro l’anziano, ricoprendo il ruolo di una sorta di «nonno-orco», aveva scritto fiabe e filastrocche che venivano sceneggiate e rappresentate in maniera che alle piccole, che si fidavano di lui, partecipare a quei «giochi» e a quelle oscene rappresentazioni, apparisse del tutto normale. L’indagine è stata svolta dalla Sezione reati contro la persona della Mobile e diretta dal sostituto procuratore Roberto Ferrigno della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, la cui competenza si attiva in presenza di materiale informatico a contenuto pedopornografico.
«Ho fatto quelle cose con le tre bambine»: in casa 200 filmati pedopornografici.
L'uomo è indagato per produzione di materiale pedopornografico e per violenza sessuale su minori.
Pistoia, 4 marzo 2013 - HA RISPOSTO alle domande del giudice. Ha ammesso le proprie responsabilità. Che «quelle cose» le ha fatte, con le tre bambine, e che «quella mania» gli è venuta quando si è ritrovato le bimbe per casa. Che prima non ci aveva mai pensato. Questo, in sintesi, l’interrogatorio del commerciante montecatinese settantenne arrestato per pedofilia mercoledì mattina, dalla Squadra Mobile di Pistoia e dal Commissariato di Montecatini. Nel primo pomeriggio di ieri, assistito dal suo legale, l’avvocato Fabio Pizzo del foro di Pistoia, l’uomo (P.F.) ha sostenuto l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice Roberto Tredici.
La Procura ha chiesto la convalida dell’arresto e la custodia cautelare in carcere per il settantenne.
«Ho chiesto — ha spiegato l’avvocato Pizzo — la non convalida dell’arresto, non prevista perchè l’arresto riguarda soltanto la detenzione di materiale pedopornografico. E quindi l’attenuazione della misura con gli arresti domiciliari». Il giudice Tredici si è riservato la decisione.
Nell’abitazione del pensionato, indagato per produzione di materiale pedopornografico e per violenza sessuale su minori, sono stati rinvenuti circa duecento filmati a contenuto pedopornografico. Tra questi alcuni realizzati con le bimbe che lui e la sua seconda moglie avevano in affidamento da alcuni anni. I fatti, secondo l’accusa, si sarebbero protratti per almeno cinque anni, fin da quando le bambine erano molto piccole. Le bimbe, provenienti dai campi rom dell’area fiorentina, come emerge dalle immagini acquisite dagli inquirenti, con la collaborazione degli esperti del Compartimento di Polizia Postale di Firenze, erano state oggetto di atti sessuali che venivano anche filmati.
Per loro l’anziano, ricoprendo il ruolo di una sorta di «nonno-orco», aveva scritto fiabe e filastrocche che venivano sceneggiate e rappresentate in maniera che alle piccole, che si fidavano di lui, partecipare a quei «giochi» e a quelle oscene rappresentazioni, apparisse del tutto normale. L’indagine è stata svolta dalla Sezione reati contro la persona della Mobile e diretta dal sostituto procuratore Roberto Ferrigno della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, la cui competenza si attiva in presenza di materiale informatico a contenuto pedopornografico.
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