Quando accettare l'amicizia su facebook ti porta in galera
La storia è finita bene, e meno male, ma fa riflettere. Quanti di noi dopo aver accettato l'amicizia proposta da uno dei milioni di utenti "facebook" sconosciuti iniziano a chattare con lui/lei scrivendo cose personali quali possono essere un amore che non va più, l'idea di separarsi, il bisogno disperato di trovare un'altra o, è capitato, l'intenzione di trovare qualcuno che uccida la propria moglie? Avete letto bene, uccidere la moglie. Non è da tutti chiedere aiuto a chi non si conosce per portare a termine un simile gesto. Eppure è capitato in America, esattamente nello Stato dell'Indiana, e l'epilogo si è avuti ieri, giovedì 9 giugno.
La
storia, incredibilmente vera e realisticamente scabrosa, inizia dodici
mesi fa quando David Voelkert, sposato da una decina di anni e con
figli, comincia a litigare con la moglie Angela. La vita fra i due
diventa ogni giorno sempre più complicata tanto che si decide per la
separazione e per un definitivo divorzio. Questo comporta un problema
perché David è molto legato ai figli e sa che la moglie non gli
renderebbe la vita facile. Ed infatti lei non scherza e per divorziare
col massimo della ragione, dato che sospetta il marito abbia un'amante,
cerca il modo di scoprirlo. Ma come fare? All'improvviso le viene l'idea
geniale, l'idea che forse le salva la vita.
Crea
un falso profilo su facebook fingendosi Jessica Studebaker, una
diciasettenne che non esiste ma che lei scrive frequentare un liceo
malfamato, ed inserisce una foto trovata in internet. Una volta
preparato il terreno chiede a David di darle l'amicizia. Nel momento in
cui gliela conferma scatta la trappola. I primi giorni lei usa parole
giovanili anche un po' scemotte, poi a poco a poco riesce ad entrare
nella sua vita privata e gli chiede se ha un'altra oltre la moglie da
cui si sta separando. No, scrive lui, nessun altra ma non posso
permetterle di separarmi dai miei figli, per questo stò cercando chi le
metta un candelotto di dinamite nel culo. Una rivelazione scioccante non
facile da gestire per chi quel candelotto è destinato. Ma Angela non si
perde d'animo e continua a pressarlo.
Ed
a quel punto lui le spiega che non sarà difficile perché ha già
posizionato un satellitare nella sua auto e sa dove la moglie si trova
in ogni momento del giorno e della notte. Quindi nessuno potrà risalire a
lui se una gang, disposta ad ammazzarla per diecimila dollari, la
ucciderà mentre lui si trova con i propri figli ad esempio. Un alibi
perfetto per un delitto perfetto. Ormai David è completamente nelle mani
di Jessica, che lui non sa essere la moglie Angela, e le chiede se per
caso non vi sia una banda di ragazzotti nella sua scuola disposta a
guadagnare quella cifra, disposta a mettere il candelotto.
In
quel momento ad Angela un poco di paura viene, quindi risponde che si
informerà e glielo scriverà il giorno dopo. Ma non appena finisce
l'ultima parola va dalla Polizia e la informa di quanto ha scoperto.
Subito si verifica se nell'auto c'è il satellitare nascosto, ed il
satellitare c'è, poi i poliziotti vanno a casa di David e lo arrestano.
Ma l'accusa non è quella che quanto scritto sulla pagina di facebook
faceva supporre, l'uomo verrà giudicato solo per la violazione della
privacy in quanto spiava la ex moglie con un satellitare. Niente tentato
omicidio.
Per
accusarlo di un reato così grave avrebbe dovuto trovare una banda di
ragazzotti disposti ad inserirle il candelotto e solo una volta lo
avessero acceso avrebbe potuto sporgere denuncia e sperare che il
giudice verificando l'alibi del marito e miscelandolo con le
parole scritte dall'uomo sulla pagina facebook, comunque dalla donna
estorte con l'inganno, decidesse di incriminarlo per tentato omicidio.
Strana giustizia vero? David pagherà una multa e sarà libero. La moglie
non potrà negargli i figli in quanto non aveva l'amante che lei pensava
ma solo un diabolico piano in testa.
Un'altra
storia di ordinaria follia che il destino ha voluto finisse comunque
bene. Bene perché il candelotto, a detta della polizia, David lo aveva
già acquistato. In America non è reato farsi spedire un pacco di
dinamite tramite internet.




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