15 maggio 2013

LA CHIUSURA DI MEGAUPLOAD SCATENA LA PROTESTA

La chiusura di Megaupload scatena la protesta degli hacker che promettono la” vendetta” 

L’Fbi ha chiuso la scorsa settimana Megaupload.com, Megavideo e Megaporn, i siti più importanti di streaming e file sharing su internet, da cui centinaia di migliaia di utenti caricavano e scaricavano film, serie tv e software piratati.
La chiusura di questi siti è stata sentita ovunque, Italia compresa, dove, secondo la FIMI, circa 6 milioni di persone utilizzano i cyberlocker e Megaupload era di il cyberlocker, con circa 1,7 milioni di utenti, contro i 990 mila di eMule.
Arrestato il fondatore Kim Schimtz, che rischia fino a 50 anni di carcere, insieme ad altre persone ma immediate sono state le proteste del web e di Anonymous, gli stessi che hanno violato il database dei tutti gli utenti Sony, sottraendo migliaia di carte di carte di credito e bloccando servizi online di gioco e intrattenimento di Sony per circa 2 mesi, che hanno attaccato il Dipartimento di Giustizia americano, la Universal Music, la RIAA e la MPAA7. Infatti i siti Justice.gov e Universalmusic.com sono andati offline come i siti Riaa.com e Mpaa.org.
Chiuso Megavideo, dove vedere film streaming gratis online? Numerosi sono i siti internet che permettono di vedere, purtroppo, contenuti illegali. Megavideo non era il solo disponibile in rete e, molto probabilmente, non sarà neanche l’ultimo. La guerra dell’Fbi e del Senato Usa alla pirateria online è appena iniziata ma si preannuncia difficilissima. Online si trovano anche numerose applicazioni che permettono di scaricare film, musica ed ogni genere di file (come i programmi per il pc).
Intanto gli hacker di tutto il mondo si vogliono vendicare e Anomymous ha già iniziato la sua azione … punitiva, questa volta contro la Francia e il Brasile, ovvero i deboli siti pubblici di questi Paesi, deboli come tutti quelli degli altri paesi.
La sede della polizia federale FbI è sotto tiro, almeno dal punto di vista informatico e presto ci saranno degli assalti che provocheranno dei danni e tutti gli esperti difficilmente riusciranno ad avere la meglio degli aggressori, almeno per un po’.
Kim Dotcom è per molti un eroe della libertà, per altri solo un furbo criminale, per altri ancora solo una vittima di un sistema, quello di Internet, che non ha regole, ma lui sarà il primo a pagare per i molti che lo hanno protetto

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