Londra, arrestato con accuse di stupro
il vicepresidente della Camera dei Comuni
Nigel Evans, 55 anni, esponente di punta del partito conservatore, è stato fermato dalla polizia perché indiziato di violenza sessuale nei confronti di due giovani uomini
LONDRA - Dopo la Bbc, il parlamento di Westminster:
un'altra sacra istituzione britannica viene travolta da uno scandalo di
abusi sessuali. Questa volta l'accusa è contro un deputato conservatore,
Nigel Evans, 55 anni, vicepresidente della Camera dei Comuni: è stato
arrestato stamattina nella sua abitazione di Pendleton, nel Lancashire,
con l'imputazione di avere stuprato e commesso violenze sessuali contro
due ragazzi, due giovani uomini di circa vent'anni. I fatti si sono
svolti tra il 2009 e due mesi or sono. Nel 2010 Evans dichiarò
pubblicamente la propria omosessualità con un'intervista al Mail on
Sunday, affermando di avere subito ricatti dai propri "nemici politici" e
di essere stanco di "vivere nella menzogna". Il primo ministro David
Cameron e il presidente della camera John Bercow sono stati
immediatamente informati del suo arresto.
La polizia ha invitato chiunque "abbia subito abusi sessuali, o ne sia a conoscenza, a farsi avanti con la fiducia che le forze dell'ordine investigheranno seriamente, con delicatezza e fino in fondo" accuse di questo genere: un commento che lascia intendere che potrebbero esserci altri casi di questo genere, riferiti ad Evans o ad altri parlamentari. "Sono sicuro che ci sono altri deputati gay che vorrebbero parlare della propria sessualità ma non lo fanno per timore delle conseguenze", aveva detto Evans quando rivelò di essere gay, augurandosi che la sua decisione servisse da esempio e che altri facessero la sua scelta di dichiararsi.
Lo scandalo segue gli abusi venuti alla luce nei mesi scorsi all'interno della Bbc, dove prima un noto presentatore di programmi musicali, Jimmy Savile, defunto qualche anno fa, ma imputato di decine di stupri e violenze di natura sessuali, poi anche altre personalità televisive, attori, giornalisti, agenti di personaggi dello show business sono stati arrestati o incriminati con imputazioni simili. Per decenni un clima di omertà aveva apparentemente permesso che la Bbc, la "zietta" come la chiamano affettuosamente gli inglesi, diventasse un luogo di violenze sessuali perpetrate nell'impunità più assoluta. Forse è stata proprio la scoperta di questo vaso di Pandora, reso possibile dalla decisione delle vittime di parlare, anche dopo molti anni e addirittura decenni dopo i fatti, a convincere i due ragazzi a farsi avanti e ad accusare il vicepresidente del parlamento.
Fonti del governo esprimono "shock" per la notizia dell'arresto di Evans, che ha ricoperto vari incarichi di responsabilità all'interno del partito conservatore. Tutti lo descrivono come un parlamentare energico ed esemplare, che si faceva apprezzare anche dall'opposizione. Lo scandalo diventa un nuovo motivo di imbarazzo per il primo ministro Cameron, dopo la sconfitta subita dal suo partito nelle elezioni amministrative di questa settimana. Tra calo dei consensi e crisi economica, molti predicono che difficilmente i Tories riusciranno a mantenere il potere nelle legislative in programma fra due anni esatti. E un deputato conservatore accusato di stupro di due ragazzi non aiuterà certo il premier a risalire nei sondaggi. Ma, al di là della politica, il Regno Unito appare di colpo come un paese dove i più deboli, che siano donne o uomini, vengono spietatamente abusati sessualmente da chi detiene qualche tipo di potere.
La polizia ha invitato chiunque "abbia subito abusi sessuali, o ne sia a conoscenza, a farsi avanti con la fiducia che le forze dell'ordine investigheranno seriamente, con delicatezza e fino in fondo" accuse di questo genere: un commento che lascia intendere che potrebbero esserci altri casi di questo genere, riferiti ad Evans o ad altri parlamentari. "Sono sicuro che ci sono altri deputati gay che vorrebbero parlare della propria sessualità ma non lo fanno per timore delle conseguenze", aveva detto Evans quando rivelò di essere gay, augurandosi che la sua decisione servisse da esempio e che altri facessero la sua scelta di dichiararsi.
Lo scandalo segue gli abusi venuti alla luce nei mesi scorsi all'interno della Bbc, dove prima un noto presentatore di programmi musicali, Jimmy Savile, defunto qualche anno fa, ma imputato di decine di stupri e violenze di natura sessuali, poi anche altre personalità televisive, attori, giornalisti, agenti di personaggi dello show business sono stati arrestati o incriminati con imputazioni simili. Per decenni un clima di omertà aveva apparentemente permesso che la Bbc, la "zietta" come la chiamano affettuosamente gli inglesi, diventasse un luogo di violenze sessuali perpetrate nell'impunità più assoluta. Forse è stata proprio la scoperta di questo vaso di Pandora, reso possibile dalla decisione delle vittime di parlare, anche dopo molti anni e addirittura decenni dopo i fatti, a convincere i due ragazzi a farsi avanti e ad accusare il vicepresidente del parlamento.
Fonti del governo esprimono "shock" per la notizia dell'arresto di Evans, che ha ricoperto vari incarichi di responsabilità all'interno del partito conservatore. Tutti lo descrivono come un parlamentare energico ed esemplare, che si faceva apprezzare anche dall'opposizione. Lo scandalo diventa un nuovo motivo di imbarazzo per il primo ministro Cameron, dopo la sconfitta subita dal suo partito nelle elezioni amministrative di questa settimana. Tra calo dei consensi e crisi economica, molti predicono che difficilmente i Tories riusciranno a mantenere il potere nelle legislative in programma fra due anni esatti. E un deputato conservatore accusato di stupro di due ragazzi non aiuterà certo il premier a risalire nei sondaggi. Ma, al di là della politica, il Regno Unito appare di colpo come un paese dove i più deboli, che siano donne o uomini, vengono spietatamente abusati sessualmente da chi detiene qualche tipo di potere.

Nessun commento:
Posta un commento