07 maggio 2013

MATTEO SPARITO NEL NULLA AIUTATECI A CERCARLO

Matteo sparito nel nulla «Aiutatemi a cercarlo» 

 PESCARA Da due mesi non ha più notizie del figlio, un bambino di 4 anni, scomparso da Giulianova il 6 marzo di quest’anno. Era andato a prenderlo all’asilo, così come aveva stabilito il giudice, e non lo ha trovato più. Ieri la città di Pescara si è svegliata tappezzata di volantini con la foto del bimbo e un numero di telefono: «Aiutatemi a cercarlo». La foto del bambino compare su tutte le pensiline degli autobus. Si rivolge a tutti, Francesco, papà del piccolo, nel disperato tentativo di rintracciare suo figlio. Operaio, aveva conosciuto colei che sarebbe diventata sua moglie durante un viaggio in Brasile. Poi il matrimonio, la nascita del bambino, e infine la rottura. Una separazione dolorosa, come spesso avviene, costellata denunce da entrambe le parti. Lei lo aveva denunciato per stalking e minacce, ma le accuse sono state tutte archiviate. È stata invece condannata per aver provocato uno sfregio permanente sul volto dell’ex marito. Due mesi fa l’epilogo. La donna è scomparsa insieme al bambino, che frequentava una scuola materna gestita da suore brasiliane, la stessa nella quale lei aveva insegnato per un po’ di tempo. A Pescara le locandine con la foto del bimbo non sono certo passate inosservate. Nelle prime ore del pomeriggio di ieri molte persone si sono fermate alla pensilina bus di corso Vittorio Emanuele, quella a ridosso della stazione centrale, per leggere la segnalazione. Anche lungo viale Bovio una moltitudine di persone si ferma per osservare la foto del bimbo. Qualcuno prende nota del numeo di cellulare: «Non si sa mai», afferma una donna che scatta una foto col cellulare. La speranza di Francesco è che quel telefono squilli e dall’altra parte una voce gli dica di aver visto il bambino. Peri il piccolo, spiega il legale di Francesco, l’avvocato Luigi Gialluca, del foro di Teramo, il giudice ha disposto l’affidamento congiunto. La madre, attualmente, risulta indagata per sottrazione di minore. Il Tribunale dei Minori dell’Aquila, lo scorso 22 aprile, ha disposto un ordine di ricerca del piccolo su tutto il territorio nazionale. Una storia complicata, soprattutto se si considera che il 15 aprile era stata fissata l’ennesima udienza per la separazione alla quale la donna non si è presentata. Ha fatto recapitare, però, un certificato medico emesso da un ospedale romano per giustificare la sua assenza, sostenendo di trovarsi in ua casa famiglia della Capitale e che una stazione carabinieri del teramano sarebbe a conoscenza del nuovo domicilio. Particolari sui quali il Tribunale dei minori abruzzese ha deciso di indagare. L’unico aspetto positivo della vicenda, sottoliea l’avvocato Gialluca, è rappresentato dal fatto che poco prima della sparizione del bambino il padre era riuscito a far revocare il passaporto italiano del minore. Questa circostanza renderebbe improbabile l’espatrio in un Paese che non fa parte dell’Unione europea. Il timore è che la donna, però, disponendo di carta d’identità e di auto, possa aver raggiunto il Portogallo, dove vivono alcuni parenti, ed essersi procurata i nuovi documenti che le potrebbero consentire di fare ritorno in Brasile. Un’eventualità alla quale il padre non vuole neanche pensare. E intanto Francesco cerca suo figlio senza sosta. Ieri è stata la volta di Pescara, oggi dei comuni limitrofi al capoluogo adriatico. Ogni piccolo indizio potrebbe essere utile per rintracciare il bambino. Per questo l’uomo fa affidamento sulla solidarietà di chi pensa di aver visto qualcosa, o di sapere qualcosa. Un bambino non può sparire così, da un giorno all’altro, senza lasciare tracce. E non c’è nessuno che possa e debba impedire al piccolo di frequentare suo padre, un padre al quale anche la legge ha riconosciuto il diritto di occuparsi di lui. Un padre che lo sta cercando.

La madre indagata per sottrazione di minore 

fonte il tempo.it

Nessun commento:

Posta un commento