Violenta e picchia ex fidanzata, arrestato a Perugia
A Roma, colpite 3 auto, nessun ferito. Due ricercati
E' accusato di avere picchiato
e violentato la ex fidanzata un ventiduenne originario del Congo
arrestato a Perugia dai carabinieri. La giovane, studentessa
universitaria perugina, è ricoverata all'ospedale del capoluogo umbro
con una prognosi di 30 giorni. L'aggressione - in base alla
ricostruzione dei militari - è avvenuta nell'abitazione dello straniero,
a ridosso del centro.
'TIRO A SEGNO' CON PISTOLA NELLA NOTTE CONTRO DONNE IN AUTO - Un
'tiro a segno' contro le donne in auto. E' la folle corsa di due uomini
a bordo di una Smart la scorsa notte a Roma, in viale Togliatti,
intorno all'una. I due hanno esploso almeno 3 colpi di pistola contro
altrettante auto, su due delle quali viaggiavano due donne di 40 e 23
anni.
I proiettili hanno raggiunto prima la Micra della 40enne, infrangendo
i finestrini posteriore e anteriore, poi il cofano anteriore della
23enne su un'Audi A3 e un'auto parcheggiata. Nessuna persona e' rimasta
ferita. Indaga la polizia.
LASCIA IL COMPAGNO, LUI LE APPICCA IL FUOCO AI VESTITI - Il
fuoco è stato appiccato ai vestiti che indossava, ma non ci sono
elementi per parlare di acido gettato addosso. E' quanto precisa il capo
della Squadra mobile, Giuseppe Tricarico, a proposito della vicenda che
riguarda una giovane romena, avvenuta a Bolzano prima di Pasqua. "Si
tratta di ustioni deturpanti al viso, al collo e alle spalle - riferisce
il dirigente - che riguardano il 30% del corpo, causate dal fuoco
appiccato agli abiti della giovane. L'acido di cui qualcuno ha parlato
invece non corrisponde a verità, anche se i segni che la donna ha
riportato sono davvero importanti.
Sarebbero stati provocati proprio per impedirle, lasciato lui, di
proseguire a fare la prostituta". Il dirigente parla di una vicenda di
"forte degrado e specifica che non viene fornito il nome dell'uomo per
non mettere a rischio la giovane di essere riconosciuta. Per questo i
particolari della vicenda li conosce solo chi ha condotto direttamente
le indagini. Del resto l'uomo in carcere è ancora da sentire". "Si
tratta - dice il capo della Mobile - di un senzatetto che aveva trovato
un lavoro saltuario come bracciante e che avremmo dovuto sentire per
l'interrogatorio di garanzia domani. Interrogatorio che ora è in forse
per le precarie condizioni di salute del romeno, proprio a causa della
sua vita precaria".
fonte ansa

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