02 settembre 2013

INSTALLAZIONE DI ALLARMI ANTIABBANDONO SULLE AUTOMOBILI

Ministro dei Trasporti: Installazione di allarmi anti abbandono sulle automobili 

Mi chiamo Maria Ghirardelli, ho 43 anni e vivo a Esine, un paese della provincia di Brescia. Sono un medico d'urgenza-emergenza e madre di tre bambini. Come molti milioni di italiani sono stata tremendamente turbata dalla tragedia del piccolo Luca di Piacenza, abbandonato in auto dal padre, per un tragico errore della memoria.
Ho pensato che incidenti come questo possono capitare in condizioni di forte stress a qualsiasi genitore e la prova è che purtroppo esistono numerosi casi identici a quello accaduto in Italia in tutto il mondo.
Ho immaginato un dispositivo semplicissimo da introdurre nell'apparecchiatura elettronica standard di qualsiasi nuova autovettura che determini un segnale di allarme se viene attivato il comando di chiusura mentre una cintura è ancora allacciata e il sensore di peso segnala una presenza. Questo banale accorgimento eviterebbe al genitore di dimenticare il bambino, magari assopito sul seggiolino sul sedile posteriore. In questo modo sarebbe impossibile dimenticare un bambino in auto.
Il mio potere di sensibilizzazione è quello di una persona qualsiasi e non ho alcun conflitto di interessi nel lanciare questa proposta.... soltanto il desiderio che non accada mai più che un bambino muoia in questa maniera.
Per questo ho lanciato questa petizione online rivolta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi affinché favorisca una modifica del codice della strada in tal senso (art.172 che regolamenta il trasporto dei bambini in auto). 

Antonio Tajani, Vice Presidente della Commissione Europea, mi scrive per informarmi che "La Commissione europea si accinge ad iniziare, come previsto, la revisione della normativa sulla sicurezza connessa al regolamento (CE) n. 661/2009 sui requisiti dell'omologazione per la sicurezza generale dei veicoli a motore [...]. In questo contesto intendiamo anche tener conto del problema da Lei esposto, per identificare se, alla luce delle nuove tecnologie per la sicurezza, esistono soluzioni tecnicamente possibili, affidabili ed effettive. [...] Questo, affinché i bambini siano meno esposti al rischio di essere lasciati nei veicoli in tali pericolose condizioni da chi si prende cura di loro. Dal nostro punto di vista sosterremo una stretta cooperazione in questo ambito."
                                          

Nessun commento:

Posta un commento